Una Juventus in gran spolvero demolisce l’Udinese alla Dacia Arena, iniziando così il campionato come meglio non avrebbe potuto. La Signora manda un chiaro a messaggio a Napoli e Inter: per lo scudetto c’è, eccome. Le pagelle, la chiave della partita e i top e i flop della partita nella nostra analisi.
- Udinese-Juventus, la chiave della partita
- Le pagelle della Juventus
- Top e flop della gara
- Cosa funziona della Juventus
- Cosa non va nella Juve di Allegri
- Il tabellino di Udinese-Juventus 0-3
Udinese-Juventus, la chiave della partita
Max Allegri ha dato smalto a una squadra che, la scorsa annata, veniva contestata soprattutto per la mancanza di gioco. Questa Juve è totalmente diversa: fraseggia, è frizzante, corre e sfrutta a pieno le caratteristiche dei suoi uomini migliori.
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Rabiot continua a giganteggiare in mezzo al campo. Chiesa è finalmente un calciatore recuperato e devastante quando pigia il piede sull’acceleratore. E Vlahovic è sceso in campo come se non fosse mai stato al centro di una complessa trattativa di mercato. Alla Juventus è bastato un tempo per asfaltare l’Udinese, salvo poi tirare il frano a mano nella ripresa.
Le pagelle della Juventus
- Szczesny 6,5 – Una parata stilisticamente non perfetta nel primo tempo e un doppio intervento da urlo nel finale di partita.
- Danilo 6 – Il brasiliano si è limitato al compitino.
- Bremer 6 – Bello il duello fisico con Beto, che non sfonda.
- Alex Sandro 6 – Ha il merito di procurarsi il rigore che permette alla Juve di portarsi sul 2-0. Ma non sempre è perfetto in chiusura.
- Weah 6 – La Juve martella soprattutto a sinistra, quindi è ‘poco sfruttato’. Ma è stato comunque ordinato e sul terzo gol si è reso protagonista di un ottimo spunto. McKennie (6 dal 46′. Sembrava avesse nuovamente la valigia pronta, invece sta sorprendendo tutti. Si presenta in campo con una sgasata che la dice lunga sul suo stato di forma).
- Miretti 6 – Tanto pepe, ma anche qualche errore di gioventù. Uno in particolare fa storcere il naso ad Allegri, ma l’Udinese non approfitta del contropiede. Fagioli (6 dal 46′. Un talento per un altro talento, ma i ritmi si abbassano e non eccelle).
- Locatelli 6 – Gli altri centrocampisti si buttano dentro, a lui spetta il compito di garantire equilibrio.
- Rabiot 7 – L’uomo in più della scorsa annata si conferma ancora ad altissimi livelli segnando la rete del 3-0.
- Cambiaso 7 – Ha sfruttato la tournée americana per conquistare Allegri e meritarsi la conferma. Il tecnico livornese lo ha utilizzato alla Di Lorenzo nel Napoli: non solo come terzino, ma anche da mediano aggiunto pronto a inserirsi. Un cioccolatino l’assist per Rabiot. Iling Junior (6 dal 70′).
- Chiesa 7,5 – Bentornato, Federico. Ecco uno dei pezzi da novanta che tanto è mancato ad Allegri la scorsa stagione. Segna dopo 2′ ed è una minaccia continua per la difesa friulana: senza dubbio ‘l’acquisto’ più importante di quest’estate senza acuti. Milik (sv dal 77′).
- Vlahovic 7,5 – Pienamente sul pezzo, il serbo. Dimostra sul campo la sua volontà, quella di restare alla Juventus. Giuntoli ne prenda atto: rinunciare a un giocatore così potrebbe essere delittuoso per la Juventus. Yildiz (sv dall’84’).
Top e flop della gara
Chiesa e Vlahovic, su tutti. Ed erano i due calciatori più attesi. Chiesa ha dimostrato di aver ritrovato lo smalto dei tempi d’oro della Fiorentina; il serbo, da settimane al centro delle voci di mercato, ha ancora una volta mandato un chiaro messaggio alla società: vuole la Juve. Solo la Juve.
Zarraga e Silvestri dell’Udinese. Il primo perde una palla sanguinosa dopo 2′ e di fatta spiana la strada al vantaggio della Juve; il portiere buca clamorosamente l’uscita consentendo a Rabiot di calare il tris.
Cosa funziona della Juventus
Funziona Chiesa. Ed è la notizia che più rende felice Allegri e tutto il popolo bianconero. Perché le sue sgroppate sono determinanti per garantire imprevedibilità all’attacco della Juve. E funziona Vlahovic, che nell’ultimo mese e mezzo è stato accostato a Chelsea, Bayern Monaco, Tottenham e chi più ne ha più ne metta. Soprattutto, funziona la Juve. La Juve di Allegri, quella del primo tempo. Finalmente convincente, dopo una stagione in cui sui social ha spopolato l’hashtag #Allegriout.
Cosa non va nella Juve di Allegri
Bisogna andare a cercare l’ago nel pagliaio dopo la prestazione sfoderata alla Dacia Arena. Ecco, dopo il 2-0, la Juve ha abbassato troppo il ritmo concedendo campo all’Udinese. Questa squadra potrebbe non avere ancora la personalità per addormentare la partita. Anche nella ripresa, forte del 3-0 e complice la stanchezza, la squadra di Allegri ha lasciato completamente il campo all’Udinese. Ma la gara era chiusa.
Il tabellino di Udinese-Juventus 0-3
UDINESE (3-5-2): Silvestri; Kabasele (57′ Ferreira), Bijol, Perez; Festy, Zarraga (46′ Samardzic), Wallace, Lovric, Kamara (46′ Zemura); Beto (75′ Lucca), Thauvin (66′ Success). A disposizione: Piana, Malusà, Guessand, Quina, Abankwah, Aké, Lucca, Semedo, Camara, Pejicic, Nwachukwu. Allenatore: Andrea Sottil
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Weah (46′ McKennie), Miretti (46′ Fagioli), Locatelli, Rabiot, Cambiaso (70′ Iling Junior); Chiesa (77′ Milik), Vlahovic (84′ Yildiz). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Gatti, Pogba, Kostic, Huijsen, Rugani, Soulè, Nicolussi Caviglia Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Rapuano
Ammoniti: Alex Sandro, Kabasele, Danilo, Locatelli
Marcatori: 2′ Chiesa, 20′ Vlahovic su rigore, 48′ Rabiot
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