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Paltrinieri e Fiamingo medaglie in amore. Il retroscena di Greg: dieci messaggi a vuoto, Rossella dove sei?

La serata da sogno di Paltrinieri e Fiamingo: nessuno ha potuto assistere alla finale dell'altro, ma la gioia al termine delle gare è stata grande. Tra messaggi, informatori e post notturni

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

E per fortuna che Parigi è la città più romantica al mondo. Quella che spalanca portoni a coppie di innamorati, che li ammalia con le sue luci, i suoi colori, i suoi scorci che profumano d’amore. Stavolta però i francesi l’hanno voluta proprio… tirare ai due innamorati più celebri della spedizione italiana ai giochi parigini. Che fosse tutta invidia, quella dei cugini d’Oltralpe? Forse, ma sta di fatto che inserire nella stessa giornata le finali degli 800 stile libero maschili di nuoto e del concorso a squadre della spada femminile di scherma è sembrato un po’ un “colpo basso” per la coppia formata da Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo.

L’informatore Malagò e i 10 messaggi senza risposta

Avrebbero voluto assistere l’uno alla gara dell’altro, i due innamorati, ma si sono dovuti accontentare di concentrarsi sulla propria e aspettare che qualcuno desse loro il risultato (appunto) dell’altro. Rossella ha scelto la fonte più autorevole che ci sia: “Appena scesa di pedana ho chiesto a Giovanni Malagò cosa avesse fatto Greg”, ha commentato nella bolgia dei festeggiamenti per l’incredibile oro sottratto alle francesi a casa loro.

Avrebbe voluto che glielo dicesse direttamente il suo fidanzato, ma avendo gareggiato alle 21.07, tra interviste e premiazione lo smartphone lo ha ripreso soltanto trequarti d’ora più tardi. Trovando una decina di messaggi di Rossy, ai quali però non ha potuto dare alcuna risposta. Fidanzato sfuggente? No, semmai solo un po’ troppo oberato di impegni post gara. Insomma, tutto nella norma per chi è abituato ad andare (quasi) sempre a medaglia.

Il post nella notte parigina: “Two is megl che one”

Alla fine le vie infinite dell’amore (e della telecomunicazione) li hanno riuniti in un unico cuore. Quella Parigi che li aveva tenuti lontani nella serata più bella della loro olimpiade, di colpo li ha fatti tornare sotto lo stesso cielo. Anche se per attendere una foto assieme con le due medaglie al collo i fan hanno dovuto pazientare a lungo, perché il post celebrativo è arrivato a tarda notte (dopo le 3). C’hanno ricamato sopra pure un vecchio slogan che non passa mai di moda e che ricorda i bei tempi, quando d’estate si andava a comprare il gelato a bar con quattro lire (oggi gli euro “pesano” molto di più…): “Two is megl che one”, mostrando le medaglie appena conquistate.

“Sono felicissima per questo oro a squadre, perché finalmente quando andrò a vedere la mia scheda su Wikipedia troverà un oro, un argento e un bronzo olimpico”, spiega Rossella. Che abbracciando “l’informatore” Malagò a stento ha trattenuto l’emozione. “Gregorio meritava questa medaglia, perché non era scontato per lui essere qui dopo tutto questo tempo. La sera precedente al villaggio olimpico c’eravamo promessi di tornare con una medaglia a testa, indipendentemente dal colore, e così è stato. Ora ci sentiamo completi a vicenda, e ora potrò fare il tifo per lui senza pensare ad altro”.

Una storia… olimpica: Greg e Rossy, da Tokyo a Parigi

Gregorio ha ancora un paio di gare da affrontare: i 1.500 stile libero, specialità della casa che a Rio gli consegnò il primo metallo olimpico (d’oro, naturalmente), e poi la 10 chilometri in acque libere, sperando che la Senna resti pulita (i triatleti hanno fatto da cavie: per ora, tutto secondo programma… o quasi). Quei 10 messaggi di Rossella non sono certo caduti nel vuoto: il tempo sarà sembrato eterno, eppure la notte parigina è sembrata in un tutto e per tutto simile a quel romanzo di Shakespeare che già nel titolo aveva un che di rassicurante: “Sogno di una notte di mezza estate”.

Chissà quante volte, ripensando a questa notte, Gregorio e Rossella si emozioneranno al pensiero che nella città dell’amore è stata scritta una pagina unica e indissolubile della loro unione. Che peraltro ha un filo diretto con i giochi olimpici, se è vero che la scintilla è scoccata proprio a Tokyo tre anni fa, quando però l’amore era ancora “clandestino”, cioè al riparo da sguardi indiscreti. Adesso è tutto alla luce del sole, e forse per questo ancora più bello: la vetrina di casa dovrà essere allargata, ma Greg e Rossy avevano già previsto tutto. Come una luna di miele anticipata. Aspettando quella canonica.

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