Tutti a caccia della corona ma il re deve ancora abbandonare il trono. Le Olimpiadi di Parigi hanno dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, l’ottimo momento del nuoto italiano che continua a conquistare medaglie con i campioni affermati come Gregorio Paltrinieri ma anche con i giovani rampanti come Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon che provano a entrare nella storia della piscina italiana.
Il guanto di sfida di Ceccon
Thomas Ceccon è senza dubbio l’uomo di copertina del nuoto azzurro, per il suo talento senza dubbio, ma anche perché è riuscito a far breccia nel cuore dei tifosi con il suo carisma e il suo carattere. A Parigi è arrivata la medaglia d’oro nei 100 dorso e una mezza delusione sulla distanza doppia per un nuotatore che ha dimostrato anche in passato di sapersi districare praticamente in ogni stile. E nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha rivelato senza mezzi termini i suoi obiettivi per il futuro: “A Los Angeles 2028 vorrei vincere almeno altre due medaglie così da superare Paltrinieri e diventare l’italiano più medagliato di sempre. A gennaio volo in Australia per provare a migliorarmi e a fare qualcosa di diverso rispetto al passato”.
La risposta di Greg
Il messaggio lanciato da Ceccon sembra essere arrivato forte e chiaro alle orecchie di Gregorio Paltrinieri. Il nuotatore azzurro è entrato definitivamente nella leggenda dello sport italiano grazie al bronzo negli 800 e all’argento nei 1500 è diventato l’azzurro del nuoto con più medaglie di sempre alle Olimpiadi. E su Instagram manda un messaggio piuttosto chiaro al compagno di squadra, nelle sue stories prima posta proprio le dichiarazioni di Thomas e poi la foto di uno squalo che azzanna una foca e non è certo una coincidenza che il tag a Ceccon capiti proprio sulla malcapitata preda dello squalo.
Paltrinieri apre a Los Angeles 2028
Dopo le Olimpiadi di Parigi e la famigerata prova di fondo nelle acque della Senna, Gregorio Paltrinieri era stato molto cauto sul suo futuro lasciando trasparire anche la possibilità di un addio alla gare soprattutto in vista di Los Angeles. A 30 anni il nuotatore di Carpi non si può certo definire “vecchio” anche se i tanti anni di lavoro e di allenamenti cominciano a pesare. A distanza di un paio di mesi da Parigi però Greg sembra stia valutando seriamente la possibilità di tornare a gareggiare: “Adesso sono ancora in una fase di vacanza e non ho deciso. Mi piacerebbe continuare solo se ad alti livello. Ma questo comporta tante cose e quindi devo vedere. Adesso voglio riprendermi dal gomito ma in questi mesi ci penserò ma mi piacerebbe continuare”. E chissà che la sfida di Ceccon non possa portarlo anche a fare un pensiero a Los Angeles.