Mancava solo la certezza aritmetica, nulla che potesse togliere il sonno a Jasmine Paolini. Che a Wuhan, nel Masters 1000 che vede impegnate le migliori giocatrici del circuito WTA, batte Erika Andreeva 6-3 6-2 e avanza spedita ai quarti di finale, incamerando i punti necessari per garantirsi l’accesso alle Finals di Riyadh di inizio novembre. Un cerchio che si chiude per la Toscana, che aveva già conquistato il pass per il torneo di doppio in coppia con Sara Errani, con la quale però è poi uscita nella sfida degli ottavi del tabellone del torneo di Wuhan cedendo al match tiebreak per 10-8 alla russa Siniakova e alla ceca Aleksandrova.
- Partenza a razzo, poi un piccolo blackout
- Secondo set subito in discesa
- Sensazioni positive, ma ora c'è la bestia nera Zheng
Partenza a razzo, poi un piccolo blackout
Contro Andreeva, che un po’ a sorpresa aveva battuto la più giovane e quotata sorella Mirra, Paolini non ha avuto molti problemi a mettere a posto le cose sin dalle battute iniziali. Lo ha fatto con un filotto di 5 game vinti in apertura di match, utile per indirizzare subito la partita sui binari desiderati.
Ma al solito la garfagnina, dopo un avvio convincente, accusa un fugace passaggio a vuoto che finisce per rimescolare le carte: Andreeva trova un controbreak nel settimo gioco (a zero) e toglie un po’ di certezze all’italiana, che pure è brava a reagire quando torna a servire per il set, tenendo la battuta a zero per il 6-3 finale.
Secondo set subito in discesa
Un toilet break decisamente più lungo del solito (più di 8’) è il modo che la russa utilizza per provare a riordinare le idee. Ma il proposito si rivela infruttuoso: il break in apertura di secondo set è il segnale che la partita è saldamente in mano a Paolini, che non concede più opportunità per replicare e soprattutto trova nel quinto gioco un altro break, sfruttando anche gli errori macroscopici con il rovescio della giocatrice russa, sopraffatta anche da un po’ di nervosismo (spacca la racchetta dopo l’ennesimo tentativo fuori misura).
A quel punto c’è solo da amministrare: 6-2 finale in poco meno di un’ora e un quarto di partita e qualificazione “doppia” ai quarti e alle Finals in cassaforte.
Sensazioni positive, ma ora c’è la bestia nera Zheng
Per Jasmine, che a Pechino aveva pagato dazio a un po’ di fatica, l’avventura a Wuhan sta riservando solo buone notizie: la ritrovata verve della giocatrice toscana è un segnale certamente beneaugurante in vista di un’ultima parte di stagione che si preannuncia piuttosto impegnativa.
Paolini ha ritrovato continuità con la prima di servizio (79% di punti vinti) e ha saputo reggere bene l’urto anche con la seconda, a differenza dell’avversaria che ha faticato tanto a trovare ritmo.
Nei quarti sarà la cinese Zheng a sfidare Jasmine, grazie alla vittoria ottenuta in rimonta al terzo set sulla canadese Fernandez (5-7 6-3 6-0). Per Paolini sarà un’occasione per vendicare le sconfitte nei due scontri diretti contro la Zheng, che l’ha battuta due volte nel 2023, la prima sulla terra di Palermo, la seconda sul cemento di Zhengzhou. Tra Jasmine e Sinner, insomma, dall’esterno oriente arrivano solo buone nuove per il tennis italiano. Risvegli dolci e vincenti.