Al mondo c’è una sola persona più alta di lui, un agricoltore turco che si chiama Sultan Kosen. Le altre cinque persone con altezza maggiore e certificata sono tutte morte. Morteza Mehrzadselakjani, che tutti per fortuna chiamano più comodamente Mehrzad, misura 247 centimetri ed è a tutti gli effetti un gigante. Non solo perché è in gara alle Paralimpiadi, offrendo con ogni suo gesto un esempio concreto di resilienza e di voglia di vivere. Ma anche e soprattutto perché un gigante lo è sul serio. Per guardarlo negli occhi devi letteralmente alzare lo sguardo dritto al cielo.
- Mehrzad: l'acromegalia, l'incidente in bici e la depressione
- L'Iran si accorge di lui: e un tecnico l'invita a giocare a sitting volley
- Tre volte giocatore dell'anno e atleta simbolo delle Paralimpiadi
Mehrzad: l’acromegalia, l’incidente in bici e la depressione
Mehrzad ha 36 anni ed è originario di Chalus, cittadina dell’Iran che si affaccia sul Mar Caspio. La sua esistenza è stata segnata da una particolare condizione genetica, l’acromegalia, originata da un’eccessiva produzione di ormone della crescita nella ghiandola pituitaria del cervello. Come se non bastasse, a 13 anni ha avuto un grave incidente in bicicletta che gli ha provocato la frattura del bacino. Una frattura talmente grave da limitare la crescita di una gamba. A causa di ciò, la sua gamba destra è cresciuta di 15 centimetri in meno rispetto alla sinistra, costringendolo all’utilizzo di un bastone da passeggio per gli spostamenti. E spingendolo alla depressione.
L’Iran si accorge di lui: e un tecnico l’invita a giocare a sitting volley
Mehrzad, infatti, dopo l’incidente è rimasto chiuso per anni nella sua abitazione, restio a mostrarsi in pubblico. Agli inviati del Telegraph ha raccontato: “Mi vergognavo troppo per uscire”. Si è rifugiato nella lettura, si è avvicinato alla letteratura classica – Victor Hugo il suo autore preferito – e alla saggistica: pare andasse pazzo per le biografie di Napoleone. Poi un programma televisivo si è accorto di lui. Sono stati i giornalisti di Mah-e Asal, una specie di versone locale de “La vita in diretta” oppure “Pomeriggio Cinque”, a svelare la storia di Mehrzad a milioni e milioni di telespettatori. E chi l’ha seguita con attenzione è stato Mr Hadi, tecnico di sitting volley, la versione paralimpica della pallavolo. C’ha messo poco a convincerlo a seguirlo.
Tre volte giocatore dell’anno e atleta simbolo delle Paralimpiadi
Sempre a quelli del Telegraph il gigante iraniano ha spiegato: “Il sitting volley mi ha permesso di affermare la mia personalità. Oggi leggo l’orgoglio negli occhi delle persone. Alcuni non sanno che sono disabile. Prima di scoprire questo sport, ero una persona nota solo per la mia altezza. Da allora è cambiato tutto per me, finanziariamente e socialmente. Ha cambiato la mia vita così tanto che non riesco a immaginare la vita senza”. Grazie alla sua altezza, Mehrzad è stato nominato per tre volte giocatore mondiale dell’anno e adesso è uno degli atleti simbolo delle Paralimpiadi. Ma soprattutto ha acceso i riflettori sull’acromegalia: chi ne soffre, in media vive dieci anni in meno rispetto al resto della popolazione. Forse qualcosa cambierà.