L’appello anti-Le Pen di Kylian Mbappé durante Euro2024 sembra aver ispirato Steph Curry: in attesa di esordire alle Olimpiadi di Parigi 2024 con gli Stati Uniti, il campione della NBA ha speso il suo endorsement in favore di Kamala Harris, nuova candidata del Partito Democratico nelle elezioni presidenziali di novembre. E il coach Steve Kerr l‘ha seguito a ruota.
- Parigi 2024: Curry come Mbappé, sostegno al voto per Kamala Harris
- Parigi 2024: la frase di Curry in favore di Kamala Harris
- Parigi 2024: anche coach Kerr sostiene la Harris
- Parigi 2024: il precedente di LeBron con Obama e le polemiche sul web
Parigi 2024: Curry come Mbappé, sostegno al voto per Kamala Harris
Steph Curry come Kylian Mbappé. Dalle Olimpiadi di Parigi 2024, dove sta per debuttare con la nazionale degli Stati Uniti, la stella della NBA s’è schierata apertamente in favore di Kamala Harris, attuale vice-presidente Usa ma soprattutto candidata per il Partito Democratico e rivale di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali, dopo il ritiro da parte di Joe Biden. Un endorsement, quello di Curry, che a molti ha ricordato la presa di posizione di Mbappé contro il partito di estrema destra di Marine Le Pen prima delle elezioni politiche in Francia.
Parigi 2024: la frase di Curry in favore di Kamala Harris
“Negli Stati Uniti sta accadendo qualcosa di grande – ha dichiarato Curry -e mi auguro che con Kamala Harris vinceremo le elezioni. È anche tifosa dei Warriors, ci ha sempre dato il massimo supporto e noi, dalle Olimpiadi, vogliamo ritrasmettere a lei questa energia, per spingerla. Ciò che sta accadendo mi trasmette energia e ottimismo, non vedo l’ora che anche lei, Kamala, cominci il suo viaggio”. Da notare come Curry abbia usato il plurale nelle sue dichiarazioni, quasi a sottolineare che tutta la nazionale di basket è schierata con la Harris.
Parigi 2024: anche coach Kerr sostiene la Harris
Il plurale utilizzato da Curry si allarga anche al coach degli Stati Uniti (nonché dei Golden State Warriors, la squadra di Curry) Steve Kerr, da sempre schierato su posizioni liberali e democratiche. Il tecnico ha ricordato la passione per il basket della Harris, tifosa proprio della squadra californiana guidata da Kerr. “L’ho incontrata qualche volta e la chiamo per nome, Kamala – ha confessato Kerr -. Ma se sarà eletta non me la sentirò più di farlo. In ogni caso ho ammirato molto il presidente Biden per la decisione di ritirarsi e ora io sosterrò Kamala, che ritengo sia un’ottima candidata”.
Parigi 2024: il precedente di LeBron con Obama e le polemiche sul web
Non è la prima volta che esponenti del basket NBA appoggiano un candidato presidente negli Stati Uniti dal palcoscenico delle Olimpiadi: a Pechino 2008 LeBron James, che domani sera sarà il portabandiera degli Usa, sostenne Barack Obama, che poi vinse le elezioni contro John McCain.
Ciò nonostante, le parole di Curry hanno scatenato migliaia di commenti sui social. “Curry si candida a vice-presidente!”, ironizza Kevin su X. “Un giocatore di basket che dà consigli politici, bah”, critica David. “Trump vincerà comunque col 60% dei voti”, aggiunge Qwas. Ma qualcuno ricorda proprio il caso della Francia con Mbappé, il cui appello è servito a fermare l’ondata del partito di Marine Le Pen che pareva certo di vincere le elezioni. “Qualcuno sottovaluta l’impatto di questi campioni sui giovani: visto quello che è successo in Francia? Va a finire che anche negli Usa vince la sinistra…”.