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Parigi 2024, Francia-Argentina: schiaffi, sputi, urla, post irrisori e il ricordo di Maradona nel '90

Strascichi velenosi dopo il successo dei Blues: maxirissa nel finale, coinvolte 50 persone. Henry si scusa, Mascherano pensa alle dimissioni

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ cominciata con i sonori fischi all’inno argentino da parte del pubblico di Bordeaux, mentre la tv inquadrava il sorriso ironico di Equi Fernández e di Thiago Almada ed il capitano, Nicolás Otamendi, che urlava a tutto decibel la parte finale, quella che dice “Oh, giuriamo di morire con gloria” – una scena che ha ricordato lo sfogo di Maradona alla finale Mondiale di Italia ’90 con la Germania, quando il pubblico italiano fischiò l’inno argentino e il Pibe urlava loro: “hijos de puta” – ed è finita con una maxirissa in campo Francia-Argentina, gara degli ottavi del torneo olimpico di calcio che ha visto il successo dei padroni di casa.

Le polemiche della vigilia

C’era massima allerta per questa gara, avvelenata sin dalla vigilia da tensioni e polemiche. Non era solo una rivincita della finale Mondiale del Qatar di due anni fa: le provocazioni legate al video a contenuto razzista postato da Fernandez durante la coppa America avevano avvelenato i pozzi, coinvolgendo anche i vertici politici delle due nazioni.

Mateta porta la Francia in semifinale

La Selecciòn guidata da Javier Mascherano si è ritrovata in svantaggio dopo 4 minuti a causa di un gol di Jean-Philippe Mateta, che ha preceduto Nicolás Otamendi su calcio d’angolo, è stata anche (stavolta) aiutata dal Var che ha annullato una rete ai francesi, ha sfiorato più volte il pari (clamorosa l’occasione mancata da Giuliano Simeone, il terzogenito del Cholo) ed ha finito col perdere per 1-0. Lunedì i Blues incontreranno in semifinale l’Egitto, che in precedenza aveva sconfitto il Paraguay ai rigori a Marsiglia, ma il peggio doveva ancora venire.

Il parapiglia nel dopo-gara

Dopo la gara, infatti, è successo di tutto. Dopo la provocazione dei francesi, che sono andati ad esultare sotto la il settore dello stadio dove c’erano i tifosi argentini, è scoppiata una maxirissa tra i giocatori: tra i più accesi Beltran (Fiorentina) e Badè (Siviglia), ma in generale sono stati oltre 50 gli uomini coinvolti. Giocatori, staff e allenatori, con Mascherano che, nel tunnel, è stato trattenuto a fatica. Spintoni, schiaffi, sputi e parole grosse: dagli spalti è piovuto di tutto e i giocatori sono stati costretti a correre di corsa dentro lo stadio. Nella mega rissa finale, sembra scaturita da un fallo di Beltran con qualche parola di troppo, è stato espulso Millot che salterà la semifinale contro l’Egitto.

Negli spogliatoi il ct francese Henry ha festeggiato la vittoria ma ha chiesto scusa per la rissa. Affranto invece il ct argentino Mascherano che ha lasciato intendere di volersi dimettere: “Il mio futuro? Adesso domani prendo l’aereo e vedo i miei figli, che mi mancano tantissimo…Ora voglio solo tornare in albergo e digerire questa sconfitta. Eravamo molto emozionati. La realtà è che ai ragazzi non c’è alcun rimprovero da fare. Gliel’ho detto nello spogliatoio, ma fa male. Fa molto male”.

Ha voluto infierire invece il match winner Jean-Philippe Mateta che nel post-partita ha pubblicato una storia su Instagram inserendo una foto mentre urla in faccia a Beltràn, diventata presto un meme utilizzato dai tifosi francesi come sfottò nei confronti dei rivali.

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