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Parigi 2024, la sconfitta di Irma Testa fa ancora discutere: uno dei giudici a “rischio corruzione, c’entra di nuovo l’IBA

Il mondo del pugilato sta vivendo uno dei momenti di maggiore difficoltà con le ultime Olimpiadi di Parigi che si sono rivelate ricche di polemiche tra il caso Khelif e le discusse decisioni arbitrali

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Il momento più difficile del pugilato, almeno in chiave olimpica, è proprio quello vissuto nel corso delle ultime Olimpiadi di Parigi. Il caso Khelif è stato senza dubbio quello più eclatante tanto da eclissare anche tanti verdetti contestati come quelli di cui sono stati vittima anche gli atleti italiani, tra cui proprio Irma Testa.

La rivelazione del Times

A rivelare quello che è successo nel dietro le quinte del mondo della boxe ai Giochi ci ha pensato il Times che ha riferito che due giudici del Kazakistan, che hanno giudicato in carriera oltre 50 match olimpici, sono stati rimossi dalla lista di arbitri e giudici nel corso del torneo. Il giornale inglese rivela che si tratta di Alisher Altayev e Yermek Suiyenish che sono stati esclusi prima che si arrivasse ai match che valgono le medaglie. In particolare Altayev, già in passato, è stato segnalato come un giudice ad alto rischio di corruzione da Richard McLaren, uno dei membri della Wada che nel 2015 ha guidato le indagini sul doping di stato della Russia. E probabilmente la stessa IBA, esclusa dall’organizzazione del pugilato ai Giochi, sapeva della sua reputazione al punto da averlo scaricato nel 2023.

Irma Testa: il verdetto contestato

Il caso Altayev riguarda da vicino anche l’Italia visto che lui è stata uno dei giudici dell’incontro che ha visto l’eliminazione di Irma Testa, medaglia di bronzo a Tokyo. L’atleta campana infatti pur avendo vinto due delle tre riprese contro Xu Zichun, ha assistito a un verdetto non unanime che ha dato alla sua avversaria la vittoria. L’azzurra non si era voluta appigliare alle polemiche arbitrali dopo la sua sconfitta puntando però il dito contro il sistema: “Nel pugilato c’è lo stesso problema degli sport senza cronometro e affidati a una giuria. Non urlo allo scandalo né al furto. Dico che è sbagliato il metro di valutazione. Ma non penso che ci sia stata malafede”.

Il futuro del pugilato alle Olimpiadi

Il futuro del pugilato soprattutto in chiave olimpica resta molto nebuloso. Non è ancora ufficiale ma l’idea di massima è quello dell’esclusione della nobile arte dai Giochi di Los Angeles 2028. Tanti i problemi da affrontare, i mini incontri spesso non permettono di valutare correttamente le forze sul ring ma l’intoppo principale è quello che riguarda la corruzione. L’IBA è stata esclusa dai Giochi proprio per questo motivo ma la situazione non sembra essere migliorata con il Times che rivela che 9 dei giudici di Parigi 2024 sono stati inseriti da McLaren in una lista di “alto rischio corruzione”. Insieme al caso Khelif, per il pugilato Parigi 2024 è stata un’edizione da dimenticare.

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