Le Olimpiadi invernali di Pechino sono ufficialmente cominciate. Come sempre quando si parla di competizioni a cinque cerchi, che siano invernali o estive, c’è sempre grande attenzione e non solo per i risultati sportivi ma anche per quanto riguarda tutto quello che ruota intorno all’evento e soprattutto il paese ospitante.
Pechino 2022: il boicottaggio diplomatico
Del boicottaggio diplomatico alle Olimpiadi di Pechino si è parlato moltissimo già nei mesi scorsi. Stati Uniti, Canada, Australia, Gran Bretagna e Giappone hanno infatti comunicato che non avrebbero inviato delegazioni governative per protestare in maniera simbolica contro le politiche del governo cinese sul tema dei diritti umani. Una scelta che ha fatto discutere e che continua a farlo. Le foto della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi
Italia: presente la delegazione a Pechino
L’Italia ha deciso di non accodarsi a questo boicottaggio politico e per questo motivo, in occasione della cerimonia inaugurale, il politico Marco Cappato si è lanciato in un attacco contro questa decisione: “Era così difficile non inviare una rappresentanza politica alla cerimonia di apertura di Pechino 2022? Se 12 governi Ue lo hanno fatto, si poteva fare, come segnale di attenzione alla violazione dei diritti umani. Il governo italiano ha invece voluto inviare il segnale opposto”.
Pechino 2022: le prime polemiche social
La scelta italiana di non seguire altre nazioni occidentali sulla scelta di boicottare diplomaticamente i Giochi crea subito una fortissima discussione sui social: “Ambigui su tutto e con tutti – scrive Hans – con la Russia e con la Cina, secondo vocazione e per un pugno di dollari”.
Mentre c’è chi prova a fornire una spiegazione diversa: “Italia e Francia sono tra le poche delegazioni europee ad aver mandato rappresentanti. Banalmente perché sono le due nazioni che ospiteranno le prossime Olimpiadi, quindi dal puto di vista della diplomazia sportiva non ci si può permettere troppo”.