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Pioli sul contatto Bakayoko-Theo Hernandez: "Rigore? Più sì che no"

Il tecnico rossonero commenta il mancato penalty e sottolinea: "Tante partite senza '9': immaginate l'Inter senza Lukaku e Lautaro o la Juve senza Morata o CR7".

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Pioli sul contatto Bakayoko-Theo Hernandez: "Rigore? Più sì che no" Fonte: Getty Images

Il Milan cade in casa col Napoli e precipita a -9 dall’Inter. Stefano Pioli mastica amaro per il passo falso e, a ‘Sky’, commenta la decisione di Pasqua di non punire il contatto in area tra Bakayoko e Theo Hernandez.

“La squadra era competitiva, ma contro avevamo un avversario di grande qualità – dice il tecnico rossonero -. Nel primo tempo non abbiamo concesso tanto, anche noi abbiamo avuto occasioni. Non abbiamo fatto una grande partita dal punto di vista tecnico, poi abbiamo preso goal quando stavamo facendo meglio di loro. Dovevamo essere molto più intensi nel recuperare le posizioni giuste. Abbiamo perso un’occasione, poteva essere una settimana eccezionale dopo due grandi prove a Verona e Manchester ma non ci siamo riusciti a ripetere. E’ stata una buona gara contro un avversario forte. Ora pensiamo al dentro o fuori in Europa League e poi a Firenze. Il campionato è questo, l’Inter è andata fortissimo dopo l’uscita dall’Europa potendosi preparare a tutte le partite. Ma noi non ci guardiamo indietro, cerchiamo di fare più punti possibili”.

Pioli analizza cosa non è andato nel Milan visto contro gli azzurri e dice la sua sull’episodio del finale: “Nella costruzione dovevamo essere più veloci, ci è mancata precisione e i movimenti coi tempi giusti. Troppo per vie orizzontali e poco in verticale, sul goal preso c’era poco movimento e bisognava gestire meglio le transizioni. Quando ti mancano movimenti e precisione tecnica diventa difficile, poi abbiamo avuto la palla goal importante con Leao. Abbiamo messo in difficoltà il Napoli. Il rigore c’era un po’ di più piuttosto che non c’era“.

Il tecnico rossonero, poi, pone sotto la lente le numerose defezioni nel reparto offensivo: “Quando le assenze sono numerose qualcosina perdi, parliamo di giocatori che ci danno qualità tecnica ma anche mentalità e comunicazione sul campo. Abbiamo giocato tantissime partite senza centravanti: Zlatan, Mandzukic Rebic… Per questo la squadra va elogiata per ciò che sta facendo. Potevamo fare di più nell’area avversaria, ma le caratteristiche sono quelle. Immaginate l’Inter senza Lukaku, Lautaro e Sanchez, la Juve senza Chiesa, Morata e Ronaldo. Noi nonostante tutto siamo lì e stiamo facendo prestazioni importante e positive. Ho chiesto uno sforzo alla squadra, ma non ci siamo riusciti”.

Il calendario fitto di impegni, non aiuta nel recupero delle forze: “Giocando il giovedì l’Europa League è molto più faticosa della Champions, ma noi abbiamo voluto questo percorso e lungi da me trovare alibi. Siamo il Milan, siamo secondi in classifica e vogliamo giocarcela bene. Cercheremo di recuperare energie e giocatori, giovedì ci aspetta una partita bella, stimolante ma anche difficile: lo United è molto forte”.

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