Sono passati 16 anni dall’estate del 2006 che sconvolse il calcio italiano. Calciopoli ha segnato uno spartiacque per la storia calcistica del nostro paese causando una ferita che nonostante gli anni fatica a rimarginarsi.
E a tenerla aperta negli ultimi giorni ci ha pensato l’ex presidente federale Franco Carraro. Le sue parole negli ultimi giorni hanno fatto il giro del web e ora in un’intervista continua a lanciare le sue accuse.
A tornare sulla polemica è anche il giornalista Maurizio Pistocchi, che da sempre segue quella vicenda con grande attenzione: “L’ex presidente della Figc Franco Carraro intervistato da Paolo Ziliani accusa l’ex procuratore federale Palazzi: “Gli consegnai il dossier su Calciopoli, lui non fece niente”. Non una bella figura, direi”, scrive su Twitter.
Ferita aperta
Le parole di Pistocchi e il riferimento a quella vicenda aprono di nuovo la ferita, sono tanti i tifosi che ancora non digeriscono l’esito di quello scandalo che ha scontentato tutti. “Rimarranno – nessun giornalista lo chiederà mai – non risposte alcune domane. Perché Palazzi ha atteso i termini della prescrizione per presentare l’accusa all’Inter? Perché se uno è convinto della sua innocenza non rinuncia alla prescrizione e va a processo? Ricordiamo che Palazzi è stato morbido con Oriali e Stellini che sono saldamente in sella”.
Molti però accusano proprio Carraro, reo di provare a ripulire la sua immagine nonostante le sue colpe nella vicenda: “Carraro è poco credibile, sta cercando di ripulire la sua immagine ma è stato complice di tutte le nefandezze dell’epoca e non parlo solo di Calciopoli”, scrive Partenopeo e ancora: “Franco Carraro, ovvero l’arte di glissare e rimanere a cavallo. Per quanto mi riguarda, inascoltabile dal 2002 quando nel post Moreno sembrava promettere scintille. “Quello che ho da dire lo dirò al mio ritorno in Italia”, io sto ancora aspettando”.