La Parigi-Roubaix va in archivio con la meravigliosa vittoria di Mathieu van der Poel dopo un duello da leggenda con Tadej Pogacar. Ma se le cadute e gli incidenti meccanici fanno parte della tradizione e della storia dell’inferno del Nord, qualche dubbio che le condizioni per i corridori per gli atleti possano essere migliori non si può trascurare.
Il caso van der Poel
A far scalpore è stata la situazione vissuta da Mathieu van der Poel capace di conquistare per la terza volta la classica Monumento nonostante un incidente che ha rischiato di costargli moltissimo. Nella fase conclusiva della gara infatti l’olandese è stato colpito da una borraccia piena lanciata da uno spettatore. Subito dopo la gara è partita la denuncia dello stesso corridore con l’autore del gesto che si è costituito spontaneamente presso la polizia in Belgio. Si tratta di un 28enne originato di Vichte che ha seguito la corsa all’interno di un gruppo di tifosi di Mohoric. Stando a quanto riporta Eurosport Francia, la giustizia ordinari non ha preso alla leggera l’accaduto con l’uomo che ora è sotto indagine della Procura di Lille per violenza con arma.
La caduta di Pogacar
Una gara bellissima quella di domenica scorsa, come sempre la Parigi-Roubaix regala grande spettacolo e la prima volta di Tadej Pogacar (che ha chiuso al secondo posto) non ha disatteso le aspettative. Lo sloveno ha pagato anche un po’ di inesperienza e una caduta a circa 40 km dall’arrivo. Ora però a chiedere di far luce su quell’incidente è il suo agente Johnny Carera che sui social ha postato l’immagine dell’episodio e che si domanda: “Cosa ci facevano quelle persone oltre la transenna per fotografare? Possono aver tolto la visuale?”. Nel video pubblicato su Instagram si vedono diverse le persone sulla strada che provano a scattare delle foto e che impongono anche alle moto di gara una traiettoria diversa che probabilmente ha tratto in inganno anche il campione del mondo, che va dritto e finisce a terra dopo aver messo le ruote sul fango.
Il tema della sicurezza nel ciclismo
Quello della sicurezza nel ciclismo è un tema di cui si parla a lungo. Gli organizzatori sono sempre nel mirino per le scelte che fanno da questo punto di vista e tanti passi in avanti sono stati compiuti, come ad esempio proprio alla Roubaix che quest’anno ha cambiato l’approccio alla foresta di Arenberg eliminando la pericolosa chicane che aveva fatto protestare i corridori nelle scorse edizioni. Ma i comportamenti dei tifosi a bordo strada non sono prevedibili e negli ultimi tempi si sono registrati diversi brutti episodi.
Van der Poel alla E3 Saxo Classic solo qualche settimana fa è stato preso di mira da uno spettatore che gli ha sputato addosso, El Iserbyt ha invece denunciato l’uomo che lo scorso novembre gli aveva lanciato addosso della birra nel corso della Koppenbergcross. E la sensazione da parte dei corridori è che non si stia facendo abbastanza per la loro incolumità.