Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. La Parigi-Roubaix regala come sempre grandi emozioni: cadute, forature e attacchi all’arrembaggio. Alla fine arriva il terzo successo consecutivo di Mathieu van der Poel che fa il suo ingresso regale tra le leggende della storia del ciclismo. Ma spettacolo lo regala anche Pogacar che alla sua prima volta va a un passo dal trionfo. Giornata da dimenticare invece per l’Italia.
Van der Poel da leggenda ma che Pogacar
- Van der Poel 9.5: un po’ lo aiuta anche la fortuna ma si sa che gli dei (soprattutto quelli dello sport) tengono a favorire quelli da leggenda. La Parigi-Roubaix è casa sua, per tutti un inferno per lui è invece il Paradiso dove trionfa per la terza volta di fila entrando dalla porta principale nella storia del ciclismo.
- Pogacar 7.5: era la prima volta in quella che viene considerata la gara più dura di tutte. Lo sloveno è un fenomeno e su questo non ci sono dubbi ma la prima volta alla Roubaix gli fa pagare qualcosa sotto il profilo dell’esperienza. Lotta fianco a fianco con un fenomeno come il ciclista olandese, e alla fine a fare la differenza è un particolare con la caduta ai -38 che alla fine finisce per essere decisiva.
- Philipsen 6.5: ci prova a rimanere con Pogacar e il compagno di squadra van der Poel, e per tanti chilometri fa da terzo incomodo. Prova sorprendente la sua, poi finisce la benzina e comincia una gara molto complicata.
- Van Aert 5.5: è sempre tra i nomi dei potenziali favoriti ma poi appena la gara si accende sul serio perde terreno. C’è qualcosa da cambiare per provare a dare battaglia ai migliori. E arriva l’ennesimo quarto posto per lui.
Parigi-Roubaix: le emozioni della gara
Ballerini, che paura. Ganna rimandato
- Ballerini 6.5: la primavera sembrava la stagione giusta per il corridore italiano che ha dimostrato di essere in un grande stato di forma. Ma la Parigi-Roubaix sa essere spesso crudele con i corridori, l’italiano prima è vittima di una foratura poi cade dopo un contatto con un tifoso. Il corridore è stato portato in ospedale per un problema al polso destro con la speranza che sia un problema di poco conto.
- Ganna 5.5: la voglia di classiche è sempre lì ma la sensazione è che manchi qualcosa, per non dire molto. Se alla Milano-Sanremo aveva mostrato con i due fenomeni Pogacar e van der Poel, nell’inferno del Nord non riesce mai a trovare lo spunto giusto per farsi trovare tra i migliori. Prima ci pensa una foratura poi una condizione che non è quella giusta per dare battaglia per le prime posizioni. La strada per una vittoria è ancora molto lunga.
- Milan 6: ci ha provato a stare davanti anche Jonathan Milan, il velocista italiano continua il suo percorso di crescita anche su percorsi differenti. Prova positiva la sua che è rimasto davanti fino a quando una foratura lo ha messo in difficoltà.
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