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Pogba tradito dagli amici: furono loro a tentare il sequestro del centrocampista

L’Equipe racconta l’esito delle indagini sul tentato rapimento subito dal calciatore nel marzo 2022: l’obiettivo era un riscatto di 25 milioni di euro, poi sceso a 13

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Paul Pogba fu tradito da alcuni dei suoi amici: furono loro a organizzare il tentato sequestro del centrocampista della Juventus nel marzo del 2022. Lo rivela L’Equipe, che ha consultato le carte dell’indagine portata avanti dagli inquirenti francesi.

Il tentato sequestro di Pogba da parte degli amici

Rapire Paul Pogba e chiedere 25 milioni di euro di riscatto. Questo il piano di alcuni amici del centrocampista della Juventus, messo in atto senza successo nel marzo del 2022, durante il ritiro della Francia. Lo racconta L’Equipe dopo aver consultato le carte dell’inchiesta sul tentato sequestro ai danni del calciatore: in particolare, a guidare il gruppo sarebbe stato Adama C., uno degli amici di vecchia data di Pogba.

Adama C., amico di Pogba e mente del sequestro

Nei documenti dell’indagine, infatti, spiccano alcuni messaggi telefonici appartenenti all’amico di Pogba, arrestato lo scorso marzo al rientro da Dubai. E sempre a nome di Adama C. era stato affittata l’abitazione dove Pogba è stato portato dopo essere stato sequestrato, poi liberato in seguito alla promessa di pagare una parte della somma richiesta. Nel corso delle indagini il calciatore aveva tentato di proteggere l’amico, affermando che anch’egli era stato vittima dei rapitori. Secondo gli investigatori, invece, fu proprio l’uomo a organizzare il sequestro.

La banda voleva gestire i diritti d’immagine di Pogba

Originariamente l’idea del gruppo di amici di Pogba era quello di ottenere un riscatto pari a 25 milioni di euro. Poi gli improvvisati rapitori decisero di abbassare le loro pretese a 13 milioni, ovvero un milione a testa. Ma il gruppo voleva anche gestire i diritti d’immagine di Pogba: per questo motivo si presentarono alla Continassa, per fare pressioni sul giocatore. In quel frangente era presente anche Mathias Pogba, fratello del calciatore, che non avrebbe invece fatto parte della banda che aveva pianificato il rapimento: per questo motivo è indagato solo per estorsione e non per sequestro di persona.

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