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Guerra Ucraina, durissimo attacco di Szczesny alla Russia

Il portiere della Juventus e della Polonia, la cui moglie è ucraina, si è sfogato su Instagram: "Mi rifiuto di giocare contro calciatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia".

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La Polonia si è rifiutata di disputare i playoff per il Mondiale in Qatar contro la Russia, semifinale in programma il 24 marzo a Mosca. Il presidente della federazione polacca Cezary Kulesza, su Twitter, ha annunciato la decisione: “Basta chiacchiere, è ora di agire, questa è l’unica decisione corretta”, aggiungendo che sta lavorando con le federazioni svedese e ceca per presentare una posizione comune alla Fifa. Svezia e Repubblica Ceca si affronteranno nell’altra semifinale e la vincente avrebbe dovuto sfidare o Polonia o Russia.

Anche i giocatori polacchi hanno approvato la decisione presa dalla federazione. Si è fatto sentire anche il leader Robert Lewandowski: “È la decisione giusta! Non riesco a immaginare di giocare una partita con la nazionale russa mentre l’aggressione armata dell’Ucraina continua. I calciatori e i tifosi russi non sono responsabili per tutto questo, ma non possiamo fingere che non stia succedendo nulla”.

Polonia, Szczesny in difesa della moglie ucraina

Il post più toccante è stato però quello di Szczesny, portiere della Juventus e della Polonia. L’estremo difensore bianconero si è sfogato per difendere anche la sua compagna di vita: “Mia moglie è nata in Ucraina, nelle vene di mio figlio scorre sangue ucraino, parte della nostra famiglia è ancora in Ucraina, molti dei miei lavoratori sono ucraini e sono tutte persone fantastiche. Vedere la sofferenza sui loro volti e la paura per il loro Paese mi fa capire che non posso stare fermo e fingere che non sia successo niente. Nel momento in cui Putin ha deciso di invadere l’Ucraina ha dichiarato guerra non solo all’Ucraina ma anche a tutti i valori che l’Europa rappresenta. Libertà, Indipendenza ma soprattutto Pace”.

Il portiere della Juve attacca i giocatori russi

Szczesny ha attaccato anche i giocatori della Russia: “Il 26 marzo avremmo dovuto giocare contro la Russia in una partita di spareggio per la Coppa del Mondo 2022 in Qatar. E anche se il mio cuore si spezza mentre scrivo, la mia coscienza non mi permette di giocare. Rappresentare il proprio Paese è il più grande onore nella carriera di un calciatore, ma è pur sempre una scelta. Mi rifiuto di giocare contro calciatori che scelgono di rappresentare i valori e i principi della Russia! Mi rifiuto di stare in campo, indossando i colori del mio Paese e ascoltando l’inno nazionale della Russia! Mi rifiuto di prendere parte ad uno sport che legittima le azioni del governo russo”. 

L’appello di Szczesny a Fifa e Uefa

Parole dure quelle di Szczesny, che alla fine conclude il post di Instagram con un appello alle alte sfere: “So che il mio impatto potrebbe essere solo simbolico, ma invito FIFA e UEFA ad agire e ritenere la federazione russa responsabile delle sue azioni”.

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