Ci ha messo un po’ prima di attivarsi. Di solito è molto più solerte. Quel che conta, però, è che Giuseppe Chiné alla fine questo fascicolo l’abbia aperto. Anche la Procura FIGC, infatti, ha avviato un’indagine sugli arbitri coinvolti in una vicenda di rimborsi Uefa non dichiarati, per un periodo che va dal 2018 al 2022: il fior fiore dei direttori di gara, i “migliori del mondo” secondo la vulgata tradizionale, che avrebbero evaso le cifre ricevute dall’organizzazione di Nyon per le loro direzioni di gara internazionali.
- Rocchi, Orsato e i 50 arbitri evasori fiscali
- Taucer a Chiné: "Procura FIGC apra indagine"
- Rimborsi Uefa, cosa rischiano gli arbitri coinvolti
Rocchi, Orsato e i 50 arbitri evasori fiscali
Come riporta Repubblica, è dovuto scendere in campo direttamente Ugo Taucer, procuratore generale dello Sport, perché Chiné e i suoi collaboratori si scuotessero dall’insolito torpore. Taucer, lo scorso 20 novembre, aveva ricevuto un esposto firmato che riportava un articolo di Repubblica sui casi di evasione fiscale accertati dalla Guardia di finanza e riguardanti diversi fischietti italiani, tra cui l’attuale designatore, Gianluca Rocchi, e il fiore all’occhiello – per diversi anni – dei direttori di gara tricolori: Daniele Orsato, di Schio.
Taucer a Chiné: “Procura FIGC apra indagine”
Taucer, autorizzato dallo Statuto del Coni, ha invitato Chiné a “iscrivere il relativo procedimento”, ricordando al procuratore FIGC come, in base all’esposto, il comportamento degli arbitri avrebbe violato i principi di lealtà, correttezza e probità elencati nell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva e quelli richiamati dall’articolo 42 del regolamento Aia: “Improntare il loro comportamento, anche estraneo allo svolgimento dell’attività sportiva e nei rapporti con colleghi e terzi, ai principi di lealtà, trasparenza, rettitudine e della comune morale, a difesa della credibilità ed immagine dell’Aia”.
Rimborsi Uefa, cosa rischiano gli arbitri coinvolti
In teoria le indagini della Procura FIGC non dovrebbero andare troppo per le lunghe, visto che i fatti sono conclamati. Scontato il deferimento e l’apertura del processo sportivo nei confronti di Rocchi, Orsato e degli altri direttori di gara. Cosa rischiano le giacchette nere, di oggi e di ieri, coinvolte? Sanzioni che vanno dall’ammenda fino alla squalifica, conseguente a inibizione. Per Orsato uno stop non sarebbe un grosso danno, visto che non è investito di alcuna carica. Discorso diverso per Rocchi, designatore per le Serie A e B.