Dai furbetti del cartellino ai furbetti col cartellino. Capita che le storie si capovolgano, cioè che chi è abituato a sanzionare finisce per essere sanzionato. La Guardia di finanza scende in campo e scopre che oltre 50 arbitri italiani, tra cui figurano Gianluca Rocchi e Daniele Orsato, hanno evaso le tasse sui compensi Uefa.
- Arbitri e tasse non pagate: che cosa è successo
- Nuova bufera sugli arbitri: anche Rocchi e Orsato coinvolti
- Le reazioni di Rocchi e Orsato e cosa rischiano gli arbitri
Arbitri e tasse non pagate: che cosa è successo
Come riferisce il quotidiano La Repubblica, le Fiamme Gialle hanno dato il via ad approfonditi accertamenti nella primavera del 2023. Il tutto è nato in seguito a un esposto presentato alla Guardia di finanza, da cui si evinceva che più di 50 fischietti italiani internazionali, guardalinee compresi, non avevano dichiarato al fisco italiano i compensi ricevuti dalla Uefa nell’arco temporale compreso tra il 2018 e il 2022.
Il riferimento è alle direzioni di gara in vari Paesi del Vecchio Continente per cui – pensate – il compenso minimo netto è di 8mila euro a partita. Per far luce sulla spinosa vicenda, i finanzieri hanno anche fatto visita alla sede dell’Aia, così da acquisire gli elenchi completi.
Nuova bufera sugli arbitri: anche Rocchi e Orsato coinvolti
Al fine di avere un quadro completo della situazione, sono scattate verifiche incrociate che sono state estese anche agli arbitri internazionali di calcio a 5, non risparmiando neppure gli addetti al Var e all’Avar. Repubblica sottolinea che è emerso un alto tasso di evasione fiscale. Già, sono molti gli arbitri che hanno evitato di denunciare i compensi, alcuni dei quali sono stati pagati perfino su conti esteri.
Nel corso del 2024 l’Agenzia delle Entrate ha proceduto con gli avvisi degli accertamenti e quasi tutto hanno optato per il pagamento di una sanzione ridotta. Diversi i nomi di spicco coinvolti, tra cui l’attuale designatore Gianluca Rocchi, ritiratosi nel 2020 dopo essere stato protagonista anche in Europa e in gare Mondiali, e Daniele Orsato, l’arbitro italiano col maggior numero di presenze in Champions League, ritiratosi al termine della scorsa annata.
Le reazioni di Rocchi e Orsato e cosa rischiano gli arbitri
Rocchi ha subito chiarito la sua posizione in merito alla questione dell’evasione fiscale degli arbitri sulle partite dirette all’estero: “Ho chiuso tutte le pendenze, si era trattato di un disguido”. Poi il suo legale, Roberto Cordeiro Guerra, ha specificato che si è trattato di “Un errore dovuto a norme non chiarissime. Da subito il mio assistito ha desiderato regolarizzare la sua posizione attraverso il cosiddetto ravvedimento operoso”.
Al momento, invece, non si registra alcuna reazione ufficiale da parte di Orsato. A quanto pare, la vicenda è emersa solo ora per via di possibili ripercussioni sulle carriere degli arbitri coinvolti. Quali potrebbero essere le conseguenze? Secondo il quotidiano, la Procura federale della Figc potrebbe aprire un’inchiesta che porterebbe a sanzioni disciplinari piuttosto pesanti.