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PSG, Leonardo sbotta: "Il Real Madrid sarebbe da sanzionare"

Leonardo parla al festival di Trento di alcune questioni legate al mondo PSG, come la corte del Real verso Mbappé e l'arrivo di Leo Messi.

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PSG, Leonardo sbotta: "Il Real Madrid sarebbe da sanzionare" Fonte: Getty Images

Al Festival di Trento si stanno alternando in questi giorni tantissimi uomini di sport, per raccontare le proprie esperienze e condividere aspetti magari meno conosciuti del calcio con tutti gli appassionati. Ospite nella giornata di oggi è stato Leonardo, ex leggenda del Milan e della Selecao ed ora dirigente di punta del PSG. Leonardo ha parlato di un paio di argomenti davvero molto interessanti, a cominciare dalla avances del Real Madrid nei confronti di Kylian Mbappé:

“Quanto mi ha fatto arrabbiare il Real Madrid su Mbappé? Donnarumma, se posso dire una cosa, è una situazione difficile. Perché mi rendo conto. Ma noi non abbiamo mai contattato Donnarumma prima di giugno. Hanno comunicato che non avrebbero rinnovato, prendono Maignan, poi ci sono state cose interne che sono successe. A giugno si è parlato di questa situazione, abbiamo parlato e deciso di fare così. Non c’è mai stato un lavoro perché andasse via a zero. La vicenda Mbappé è diversa: c’è stato un lavoro, di due anni, che parlano pubblicamente di lui. Come fosse normale. Noi abbiamo comunicato tante volte al Real Madrid che non eravamo contenti. Io penso sia una cosa da sanzionare, non è normale. Stiamo parlando di uno dei migliori al mondo. Non credo sia giusto un tipo di approccio a un giocatore, così, per tanto tempo. Tutti ne parlano. Lui è all’ultimo anno di contratto, ma la loro è una mancanza di rispetto”.

Dopo di chè, Leoanrdo racconta qualche retroscena dell’arrivo di Leo Messi sotto la Tour Eiffel:

“Come si convince Messi a scegliere il PSG? A me non piace la questione del convincere, il rapporto non può essere mai un favore. È una costruzione, l’arrivo di qualcuno in un posto penso sia molto importante. Gettare le basi per gli anni successivi penso sia molto importante. Incominciamo da Messi, anche se è la fine: si aggiunge a Neymar e Mbappé, poi c’è Parigi, che crea questa cosa. Gestire ed equilibrare questa cosa, non bastano i soldi. Principalmente non è che il PSG investe più soldi degli altri. Sono altri club che hanno degli ingressi superiori al Paris Saint Germain. Non entro in cifre, ma il PSG ha 4/5 o 3/4 degli ingressi di altre squadre, con molti più debiti. Il PSG paga tutti i suoi investimenti. Torno a Messi: era convinto di rimanere al Barcellona, noi avevamo dei contatti, perché è chiaro, abbiamo parlato. Poi non c’è stata mai l’idea vera di chi avesse l’intenzione. Abbiamo gettato le basi per scambiare idee, questo ci ha messo in una posizione più facile. Da lì parte ed è stato bellissimo, è stato un colpo per tutti, perché è un giocatore mondiale. Il modo in cui arriva.  È il primo trasferimento che fa Messi, uscire di lì e cambiare, è una cosa nuova. Ha un silenzio impattante, arriva come fosse l’ultimo, parlando poco, salutando tutti. È una persona che ti fa ammirarlo sin dal primo momento”.

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