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Psg, Donnarumma e il gesto da brividi prima della finale con l'Inter

Il retroscena su Gigio rivelato da Dembélé dimostra la crescita del portiere, sempre più leader. "Luis Enrique? Vi racconto cosa ci ha detto"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Lo strano finale di stagione di Donnarumma. In una manciata di giorni Gigio è passato dal toccare il cielo con un dito grazie al trionfo in Champions League col Psg allo sprofondare negli abissi dopo la figuraccia in Norvegia all’esordio nelle qualificazioni Mondiali con l’Italia. È il bello e brutto del calcio, di cui fa parte anche il gesto da brividi del portierone prima della finale di Monaco stravinta con l’Inter, svelato dal compagno di squadra Dembélé.

Psg, Donnarumma sempre più leader: cosa ha fatto

Negli ultimi mesi Donnarumma è riuscito a spazzar via critiche e polemiche (e anche lo scetticismo di Luis Enrique) a suon di parate decisive. Soprattutto in Champions League, dove anche grazie ai suoi miracoli il Paris Saint-Germain ha fatto fuori Liverpool, Aston Villa e Arsenal, prima di asfaltare l’Inter nell’ultimo atto andato in scena in Germania.

In una lunga intervista rilasciata a L’Équipe, il compagno di squadra Ousmane Dembélé, candidato numero uno al Pallone d’Oro 2025, ha rivelato il gesto da leader di Gigio poco prima del fischio d’inizio della finalissima che ha incoronato il Psg campione d’Europa per la prima volta nella sua storia.

La lettera di Gigio ai compagni di squadra

Non c’è stata partita a Monaco di Baviera, come dimostra il 5-0 con cui i parigini hanno umiliato l’Inter. Una superiorità schiacciante, imbarazzante. Che è frutto della preparazione perfetta all’incontro da parte dell’undici di Luis Enrique. Se l’approccio si è rivelato all’altezza dell’importanza dell’appuntamento, una parte del merito va attribuita anche a Donnarumma, che, sull’autobus diretto verso l’Allianz Arena, “ha consegnato una lettera a tutti i giocatori e allo staff tecnico” ha rivelato Dembélé.

L’ex attaccante del Barcellona si è soffermato sul contenuto della missiva: “Ha scritto parole di sostegno per tutto ciò che avevamo fatto nell’arco della stagione”. Già, perché oltre alla Champions, il Psg ha vinto pure Ligue 1, Coppa di Francia e Supercoppa. Una stagione memorabile.

Come il gruppo ha accolto le parole del portiere e di Luis Enrique

Trascinatore dentro e fuori dal campo, il capitano della Nazionale si è riscoperto anche mental coach di tutto rispetto. Perché le sue parole hanno colto nel segno. “Ci ha fatto venire la pelle d’oca, è stato pazzesco”.

Dembélé si è soffermato anche sui meriti di Luis Enrique, che ha saputo trasformare il Paris Saint-Germain in una squadra vera, capace di diventare tale dopo il repulisti nello spogliatoio privato di superstar e primedonne. “Ci ripete sempre che è il calcio non è una guerra e che in una partita bisogna controllare le emozioni. Cosa ci ha detto prima della finale? Di godercela”.

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