La prima giornata del Gruppo A di Qatar 2022 si completerà solo 24 ore dopo la prima, con la disputa del match tra Senegal e Olanda prevista per lunedì 21, all’indomani della gara d’apertura tra i padroni di casa del Qatar e l’Ecuador. Si tratta di una conseguenza inevitabile dovuta alla strutturazione del calendario della competizione, che prevede per tradizione la disputa di un una sola partita nel giorno della cerimonia inaugurale.
- Qatar 2022, per Senegal e Olanda sarà già vietato sbagliare
- L'Olanda riparte dal 3° posto del 2014, ma con tante incognite
- Senegal, le ambizioni dei campioni d'Africa condizionate dal forfeit di Mané
- Qatar 2022, Senegal-Olanda con un po' di Milan-Inter: la certezza Dumfries sfida la sorpresa Ballo-Touré
- Senegal-Olanda: probabili formazioni, l'arbitro e come seguirla in tv
Qatar 2022, per Senegal e Olanda sarà già vietato sbagliare
In base alla prima stesura del calendario, invece, nel primo giorno si sarebbero dovute disputare due gare, appunto le due del Gruppo A, con Senegal e Olanda ad aprire le danze, ma alla fine ha prevalso da un lato la volontà di rispettare la tradizione recente che, dal 2006, vede la nazionale padrona di casa impegnata nella partita d’inaugurazione e dall’altro quello di riservare al solo Qatar la vetrina della prima giornata.
Buon per Senegal e Olanda, che scenderanno in campo con già un riferimento in termini di classifica, anche se la partita in programma alle 17 italiane al’Al-Thumama Stadium di Doha metterà di fronte le due formazioni favorite per il passaggio agli ottavi di finale, almeno dal punto di vista tecnico.
L’Olanda riparte dal 3° posto del 2014, ma con tante incognite
Per l’Olanda si tratta dell’11ª partecipazione alla fase finale dei Mondiali su 22 edizioni, la settima nelle ultime nove. Assenti nel 2018 gli Orange sognano di ripetere la cavalcata di Brasile 2014, quando la corsa della formazione allenata, allora come oggi, da Louis Van Gaal, si fermò ai rigori nella semifinale contro l’Argentina, quattro anni dopo la finale persa ai supplementari contro la Spagna in Sudafrica.
Insomma, tra l’Olanda e il trionfo mondiale c’è sempre stata finora una questione di dettagli, nel ricordo delle finali perse nel ’74 e nel ’78 contro Germania Ovest e Argentina.
Ora un nuovo tentativo, che arriva in un momento storico particolare, dopo il flop a Euro 2020 con Frank De Boer in panchina e con la terza era Van Gaal che si concluderà dopo il Mondiale per fare spazio al ritorno di Ronald Koeman. Dal punto di vista tecnico la rosa dell’Olanda presenta più di qualche incognita, dalla difesa dove Van Dijk e De Ligt arrivano da annate difficili, alle difficoltà in porta fino ad un attacco affidato alle lune di Memphis Depay, reduce da molti mesi di panchina al Barcellona.
Senegal, le ambizioni dei campioni d’Africa condizionate dal forfeit di Mané
Dall’altra parte il Senegal, alla terza partecipazione al Mondiale, la seconda consecutiva, a 20 anni di distanza dalla prima. Proprio perché il Senegal ha preso parte a due edizioni, 2002 e 2018, nelle quali era assente l’Olanda, non ci sono confronti diretti ufficiali tra le due formazioni.
Il Senegal è deciso a legittimare il titolo di campione d’Africa vinto un anno fa e a provare a ripetere l’exploit del 2002 quando, al debutto assoluto, i Leoni della Teranga batterono nella gara inaugurale la Francia campione del mondo in carica per poi spingersi fino ai quarti, fermati dalla Turchia.
Il gruppo a disposizione di Aliou Cissé, tra i protagonisti proprio della squadra di 20 anni fa, sarà però privo di Sadio Mané, costretto al forfeit in extremis a causa di un infortunio al perone. Un’assenza pesantissima che riduce notevolmente il potenziale offensivo della squadra, chiamata a fare forza sulle eccellenze della difesa, dal portiere Edouard Mendy, che ha però perso il posto da titolare quest’anno al Chelsea, fino all’ex Napoli Kalidou Koulibaly, anch’egli poco impiegato dai Blues.
Qatar 2022, Senegal-Olanda con un po’ di Milan-Inter: la certezza Dumfries sfida la sorpresa Ballo-Touré
Sfida nella sfida il derby tra Fodé Ballo-Touré e Denzel Dumfries, esterno destro dell’Olanda e sinistro del Senegal, che rivivranno in piccolo Inter-Milan.
L’ex PSV è un punto di forza dei nerazzurri e della propria nazionale, con la quale è stato tra i pochi a salvarsi ad Euro 2020. Dall’altra parte il 25enne di natali francesi, ma passaporto senegalese, sta trovando con la propria nazionale quello spazio che nel Milan gli chiude un certo Theo Hernandez, ma che non ha impedito a Ballo-Touré di siglare un gol decisivo sul campo dell’Empoli in una delle due partite giocate da titolare in stagione in campionato.
Senegal-Olanda: probabili formazioni, l’arbitro e come seguirla in tv
Il Senegal dovrebbe affidarsi al consolidato 4-3-3, con il salernitano Boulaye Dia al centro dell’attacco. Centrocampo fondato sui perni che giocano in Premier League, Idrissa Gueye (Everton) e Matar Sarr (Tottenham).
Nell’Olanda spazio tra i pali al 40enne Pasveer dell’Ajax, in difesa Aké preferito a De Ligt, mentre a centrocampo trova spazio l’atalantino Koopmeiners. In attacco Depay parte dalla panchina per fare spazio a Cody Gakpo, bomber del PSV.
Senegal (4-3-3): Mendy; Sabaly, Koulibaly, Diallo, Ballo-Touré; I. Gueye, P. Gueye, M. Sarr; Diatta, Dia, I. Sarr. Ct: A. Cissé.
Olanda (3-5-2): Pasveer; Timber, Van Dijk, Aké; Dumfries, Berghuis, De Jong, Koopmeiners, Blind; Gakpo, Bergwijn. Ct: L. Van Gaal.
La partita tra Senegal e Olanda sarà trasmessa in diretta e in esclusiva da Rai Due alle ore 17 di lunedì 20 novembre, con pre-partita dalle 16.45.
L’arbitro designato per il match è il brasiliano Wilton Sampaio, che sarà coadiuvato dagli assistenti Bruno Boschilia e Bruno Pires. Il quarto ufficiale sarà l’uruguaiano Andrés Matonte e sudamericana sarà anche la composizione del terzetto al Var, con il venezuelano Juan Soto, l’assistente Nicolás Gallo (Colombia), l’Offside VAR: Diego Bonfá, argentino come i supporti Mauro Vigliano e Ezequiel Brailovsky.