Non c’è stata storia tra Matteo Berrettini e l’americano Paul ai quarti del Queen’s. Il campione azzurro vola per il secondo anno consecutivo in semifinale nel torneo sull’erba di Londra, battendo l’avversario con un secco 2-0 (6-6, 6-2).
Adesso il 26enne romano può sognare e ambire, alla vigilia di Wimbledon, a un bis appena sussurrato: l’ultimo a riuscirci è stato Andy Murray nel 2015 e 2016.
Avvio complicato con Paul
Pensare che Matteo Berrettini è andato subito sotto 4-1 con Paul, il tennista romano però ha reagito prontamente e ha demolito l’avversario non concedendo più un game nel primo set. Secondo set vinto dall’azzurro 6-2, in questo caso compito molto più semplice per Berrettini contro il numero 35 al mondo.
Domani, in semifinale, l’azzurro sfiderà l’olandese Botic Van De Zandschulp, che oggi ha avuto la meglio sullo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina per 6-2 6-4.
Il recupero e il salto di qualità
Bella prova di forza di Berrettini, che vuole bissare il successo dello scorso anno e dimostrare ancora una volta il suo valore sull’erba, dove ha già dimostrato di vantare un tennis più che competitivo in grado di supportarlo nella risalita nel ranking e nella top 10.
Il problema alla mano, l’operazione subita e il recupero più cauto e prudente del previsto proprio in vista della parte della stagione dominata dai tornei su questa superficie
Le parole di Berrettini
Queste le parole di Berrettini:
“Ho cominciato male, ma sapevo che sarei riuscito a recuperare il break. Il vento rendeva tutto più difficile, ma poi sono riuscito a prendere le misure. Sono riuscito a recuperare dall’operazione così rapidamente grazie al mio team, ai dottori e all’amore della mia famiglia. Volevo tornare per la stagione sull’erba. Soprattutto qui. Ho perso solo una partita in due anni sull’erba? Ora penso a questo torneo. Devo difendere il titolo ed è quello che sto cercando di fare. Poi avrò una settimana di riposo prima di Wimbledon, dove spero di fare qualcosa di meglio rispetto all’anno scorso”.