Quanto trapelato, in un una prima sommaria ricostruzione, sulla rapina consumatasi lunedì sera tra le mura della splendida residenza scelta da Theo Hernandez a Cassano Magnago, non annoverava particolari, dettagli che – invece – sono emersi in queste ultime ore con l’integrazione inevitabile di Zoe Cristofoli, compagna del difensore del Milan.
Zoe, infatti, era presente in casa durante l’assalto insieme al piccolo Theo junior, della sua tata e della loro collaboratrice domestica.
- La ricostruzione della rapina alla vila di Theo Hernandez
- Quattro uomini armati con pistola nella villa Hernandez-Cristofoli
- Zoe Cristofoli strattonata e sotto tiro dei rapinatori
- Il bottino della rapina in villa
La ricostruzione della rapina alla vila di Theo Hernandez
Stando a quanto ricostruito dall’agenzia di stampa ANSA e dalla Gazzetta dello Sport, quanto subito da Zoe Cristofoli e dalle persone presenti al momento della rapina nella serata di lunedì è stato davvero raccapricciante: Theo Hernandez, durante quegli attimi interminabili tra le 20:30 e le 21, era impegnato in una cena con i compagni di squadra e all’interno della sua dimora, poco distante da Milanello, si trovavano appunto la compagna, il bimbo e le persone che abitualmente lavorano alle loro dipendenze.
Theo Hernandez
Quattro uomini armati con pistola nella villa Hernandez-Cristofoli
Quattro uomini incappucciati e armati si sarebbero introdotti nella villa dal retro, suppongono investigatori e inquirenti che stanno analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza: i malviventi sarebbero entrati nella villetta non custodita, probabilmente da un punto di accesso meno visibile, puntando dritti alla cassaforte.
Stando a quel che è stato riportato in queste ore, la scoperta di Cristofoli e delle altre persone presenti compreso il piccolo, avrebbe scatenato l’aggressione ai danni di Zoe.
Theo Hernandez e Zoe Cristofoli
Zoe Cristofoli strattonata e sotto tiro dei rapinatori
La compagna di Theo Hernandez, sorpresa dagli uomini introdottisi nella sua abitazione, è stata aggredita, senza riportare ferite e come lei nessun altro dei presenti in casa, compreso il bambino di appena sei mesi nato dalla relazione tra la Cristofoli e il difensore.
Il bottino della rapina in villa
Due rapinatori si sarebbero concentrati sugli oggetti di valore in casa, mentre gli altri due avrebbero strattonato e bloccato Zoe per un braccio per intimorirla e costringerla a condurli alla cassaforte per poter accedere, una volta aperta dalla Cristofoli, a beni e preziosi contenuti al suo interno. Stando a questa prima ricostruzione all’interno sarebbero stati contenuti, e sottratti dalla banda, contanti, orologi, gioielli e oggetti di valore.
Fino ad ora non si conosce l’esatto ammontare del bottino, che è in fase di elaborazione, sulla base dell’inventario che verrà effettuato dalla coppia anche se si può ipotizzare stando al Corsera un valore pari a circa centinaia di migliaia di euro. Ennesime vittime, tra i calciatori, di una sequenza impressionante di atti violenti e intimidatori come, ultimamente avvenuto, agli juventini Di Maria e Vlahovic.