La Spal chiude il campionato battendo la Cremonese, ma per il tecnico degli emiliani Massimo Rastelli è un successo da ex amaro perché non basta per la qualificazione ai playoff.
Gli emiliani chiudono al nono posto, pur a pari punti con Chievo e Brescia, ma bocciati dalla classifica avulsa.
Inevitabile quindi che l’ultima conferenza stampa della stagione si trasformi in un triste bilancio: “C’è grandissimo rammarico perché il destino non era più nelle nostre mani. Dovevamo solo cercare di vincere la partita e sperare in risultati favorevoli negli altri campi” ha detto l’allenatore.
Rastelli individua i momenti di svolta della stagione: “È stato un campionato difficile. Io posso dare un giudizio sulle mie nove gare. Sapete benissimo le difficoltà che c’erano dal punto di vista psicologico e di organico, con tanti uomini infortunati. Abbiamo poi perso tre gare di fila quando ci sarebbe bastato un punticino per raggiungere l’obiettivo minimo. Nel finale abbiamo pagato il fatto che, rispetto a noi, Chievo e Brescia negli ultimi tre mesi hanno recuperato tutti gli effettivi. La partita contro il Brescia è stata decisiva, ma anche non essere riusciti a fare punti contro il Frosinone”.
L’ex tecnico del Cagliari fa poi un appello alla società: “In queste nove gare ha ottenuto quattro vittorie e due pareggi, quindi quasi il 50% delle vittorie con un organico in grandi difficoltà in determinati ruoli. Una media di 1,50 punti a partita. Una proiezione sui 59 punti finali. Io e il mio staff abbiamo cercato di raggiungere l’obiettivo ma soprattutto di dare tutto noi stessi. Poi spetterà alla società giudicare. A me piacerebbe poter continuare a lavorare qui. Ringrazio la società che mi ha permesso di allenare una squadra storica con grandissima tradizione. Smaltita la delusione si potrà parlare con più serenità”.