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Razzismo, altro caso in Spagna: insultato Acuna, la dura reazione di Sergio Ramos

Ancora casi di razzismo negli stadi delle varie categorie in Spagna. Nella Liga, durante Getafe-Siviglia, l'argentino Acuna viene insultato con epiteti discriminatori, causando lo sdegno di Sergio Ramos. In Primera Federacion si è arrivati pure allo scontro

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Se si pensava che le lacrime di Vinicius potessero essere un punto di non ritorno tale da smuovere le coscienze in Spagna, la dura realtà ha presentato invece il conto alle pie illusioni nella trentesima giornata di Liga, e non solo. Ancora una volta bisogna fare i conti con dei casi di razzismo negli stadi, come è avvenuto oggi in Getafe-Siviglia. Ed anche nella Primera Federación, praticamente la Serie C spagnola.

Getafe-Siviglia, match interrotto per gli insulti razzisti ad Acuna

È il 68′ di Getafe-Siviglia (siamo sul risultato di 0-1, per la cronaca sportiva) quando il direttore di gara Javier Iglesias Villanueva decide di interrompere momentaneamente la partita. Questo perché l’esterno difensivo della squadra ospite, Marcos Acuña, è stato oggetto di insulti razzista. Da quanto trapela dal verbale dell’arbitro (che è stato avvisato dal fatto dai propri assistenti), pare si siano udite delle grida con epiteti come “scimmia” et similia provenire dalle tribune.

Ergo, è stato applicato il protocollo in casi di razzismo, ovvero sospensione momentanea e richiamo all’ordine da parte dello speaker dello stadio. In questo caso è intervenuto anche il capitano del Getafe, ovvero Djené, che rivolto alla curva ha fatto capire ai sostenitori degli Azulones di darsi una regolata.

Sergio Ramos: “Chiediamo rispetto, queste persone non devono più entrare negli stadi”

Il match è poi proseguito sui normali binari, chiudendosi con il risultato definitivo di 0-1 grazie al gol di Sergio Ramos. Ed è proprio quest’ultimo che nel post match ha commentato in maniera severa quanto avvenuto: “Chiediamo rispetto, non che le persone vengano allo stadio per sfogarsi o insultare i giocatori. È ora di mettere un freno a questa tipologia di gente, segnalarle e fare in modo che non entrino più negli stadi. Così si ripulirà l’immagine del calcio. Il nostro è uno sport che unisce, non che divide”.

Primera Federacion, il portiere del Rayo insultato ed espulso: la squadra abbandona la partita

Nel frattempo, come abbiamo anticipato nelle serie inferiori spagnole si consumava un caso analogo. Parliamo del match di Primera tra Sestao River e Rayo Majadahonda, con i tifosi della squadra basca padrona di casa che hanno preso di mira il portiere dei rivali, Cheik Sarr, dopo che quest’ultimo aveva incassato la rete. Siamo all’84’ e l’estremo difensore, nato in Senegal, non intende subire passivamente le ingiurie e arriva quindi alle mani con uno dei tifosi, ricevendo l’espulsione da parte del direttore di gara.

Ed è allora che i giocatori del Rayo decidono di raggiungere negli spogliatoi il proprio compagno di squadra. La partita si chiude praticamente così, visto che la squadra ospite decide di non rientrare più in campo, con l’arbitro che è costretto a sospendere definitivamente il match. Le recenti lacrime di Vinicius, con il giocatore del Real Madrid sopraffatto dalla frustrazione di non poter più tollerare contumelie sul proprio colore della pelle, non hanno sortito effetto a quanto pare.

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