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Razzismo anche nel calcio a 5, cacciato allenatore che ha offeso un avversario

Ancora un episodio di razzismo, nonostante il caso Acerbi-Juan Jesus. È successo nel calcio a 5: silurato immediatamente l'allenatore del Cus Cagliari

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Non è solo il caso Acerbi-Juan Jesus a tenere banco. Un altro grave episodio di razzismo si è registrato nel calcio a 5, con il Cus Cagliari che ha deciso di esonerare all’istante l’allenatore Andrea Congiu per i ripetuti insulti rivolti al giocatore Sergio Rocha durante il match contro la Villacidrese.

La denuncia di Juan Jesus non è servita: razzismo anche nel calcio a 5

Nel lungo sfogo che ha fatto seguito all’assoluzione di Acerbi da parte del giudice sportivo Juan Jesus è stato chiaro: “Non ho voluto interrompere un’importante partita, sperando che il mio atteggiamento fosse d’esempio”. Così non è stato, purtroppo. Perché, nonostante la bufera, anche il calcio a 5 è stato travolto da un brutto epidosio di razzismo. È successo nel corso della sfida tra Cus Cagliari e Villacidrese: vittima di frasi di stampo razzista è stato il calciatore Sergio Rocha, preso di mira dall’allenatore avversario Andrea Congiu. Immediatamente silurato dal Cus Cagliari.

La presa di posizione del Cus Cagliari: subito via l’allenatore

Non ci ha pensato su due volte, il club. Via l’allenatore, subito. E una presa di posizione che non lascia spazio a dubbi o equivoci. Perché lo sfogo di Juan Jesus, le lacrime di Vinicius e anche la precedente denuncia di Maignan dopo Udinese-Milan non restino gesti isolati. “La società si scusa profondamente con il calciatore Sergio Rocha e con la dirigenza della Villacidrese Calcio per l’accaduto e valuterà coi propri legali come tutelarsi rispetto a questo comportamento di inaudita gravità da parte di un suo tesserato” si legge nella nota diffusa dal Cus Cagliari. “Sono atterrito. Quello che è successo sul campo di gioco è terribile. È quanto di più lontano dai valori che ogni giorno insegniamo ai nostri ragazzi: il rispetto dell’altro e dell’avversario, e i valori di solidarietà, tolleranza e inclusione. Il razzismo non può trovare spazio né nella società né nello sport e deve essere contrastato attivamente” ha affermato il presidente del Cus Cagliari Marco Meloni.

Lotta al razzismo, la proposta del numero uno del Cus Cagliari

Il patron del club sardo di calcio a 5 spera di trasformare in qualcosa di positivo quanto successo. “Ho chiesto al presidente della Villacidrese Calcio Matteo Marrocu e al calciatore Sergio Rocha un incontro, per scusarmi personalmente e per decidere insieme come da un episodio così miserevole possiamo trarre ispirazione per rilanciare i valori della tolleranza, dell’inclusione e di contrasto a qualsiasi forma di razzismo e di discriminazione” conclude Meloni.

Arriva la replica del calciatore bersaglio di insulti razzisti

In un post su Facebook Sergio Rocha ha voluto ringraziare il Cus Cagliari per essersi schierato dalla sua parte, sebbene fosse un avversario. “Ai vertici di una società seria ci sono sempre persone serie, e voi avete dimostrato la vostra serietà e la vostra grande passione e amore per lo sport. Sin dal principio sapevamo che avreste condannato questo triste episodio. Solo così riusciamo a combattere il razzismo in tutte le sue forme, perché chi tace è doppiamente colpevole. Chapeau”. E anche la Villacidrese ha ringraziato “la società, la dirigenza e gli atleti del Cus Cagliari per la vicinanza mostrata a Sergio e a tutti noi”.

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