Il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti, uscito vittorioso dal suo primo Clasico di ritorno sulla panchina dei madrileni, è intervenuto in conferenza stampa prima del turno infrasettimanale di Liga Spagnola contro l’Osasuna. Carletto, tra le altre cose, si schiera contro la rivoluzione dei calendari proposta dalla FIFA, ma attacca anche la UEFA. A differenza di molti altri che ne fanno una questione politica, Ancelotti parla del mero lato tecnico-sportivo da grande uomo di calcio qual è. Ecco le sue parole:
“È vero che c’è tanto calcio in televisione e da tifoso mi piace questa possibilità; da protagonista, da allenatore, non è il modo migliore per preparare le partite e mettere in campo una squadra di alto livello. Tante partite abbassano il livello. Sono d’accordo che ci sono troppe partite adesso e il calendario va sistemato. FIFA e UEFA devono sistemarlo, perché se i giocatori si stancano non c’è partita”.
Ancelotti ha però voluto anche condannare l’aggressione subita dal collega Ronald Koeman al termine del Clasico:
“È una cosa fastidiosa e non dovrebbe mai succedere. Non si deve tollerare la maleducazione. Ha ragione quando dice che è un problema sociale, non del calcio. Una mancanza di rispetto per la persona, non per l’allenatore. E quando si manca di rispetto alla persona significa che la società ha un problema”.