Scoppia la bufera su un evento di beneficenza in ricordo di Gianluca Vialli ((“The Legend Gianluca Vialli”) in programma domenica 10 settembre alla stadio Granillo di Reggio Calabria (ore 21:00) . Ad attaccare gli organizzatori, gettando ombre sulle finalità della partita di calcio a cui dovrebbero partecipare personaggi di spicco del mondo dello sport e dello spettacolo, è stata Selvaggia Lucarelli attraverso un lungo post su Facebook. Anche la famiglia dell’ex calciatore ha preso le distanze. Intanto Alessandro Arena, promotore dell’iniziativa, ha querelato la giornalista.
- “The legend Gianluca Vialli”: il post al vetriolo della Lucarelli
- Anche la famiglia di Vialli prende le distanze dall'evento
- L'organizzatore dell'evento querela Selvaggia Lucarelli
“The legend Gianluca Vialli”: il post al vetriolo della Lucarelli
L’evento “The Legend Gianluca Vialli” è accompagnato da polemiche e dubbi. A sollevarli la nota giornalista Selvaggia Lucarelli: “Mi imbatto in questo evento che utilizza il volto di Vialli – scrive -. Patrocinio del comune di Reggio, sostegno dell’Arcidiocesi, organizzato da “La Nazionale Azzurri” di Alessandro Arena (un musicista) con la collaborazione di Nicola Elia Alvaro, agente sportivo. Ma cos’è questa associazione Nazionale azzurri? A guardare il sito un’accozzaglia di cose. Un’organizzazione no profit che organizza partite a scopo benefico per un progetto destinato a bambini con autismo, WE OUT”.
Chiamo gli organizzatori di questo evento “benefico” in programma il 10 settembre. Nessuno della famiglia Vialli ha dato il consenso per l’utilizzo dell’immagine. Il progetto benefico è più che vago. Il sito dell’organizzazione no profit Nazionale Azzurri vende viaggi ai Caraibi.… pic.twitter.com/sfKNzOFgg9
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) September 7, 2023
“Dicono di voler costruire una struttura ricreativa per bambini con autismo – continua -. Al momento non esiste alcuna struttura. Il sito no profit (!) raccoglie anche donazioni e cinque per mille, ma vende pure viaggi ai Caraibi. E già qui… Chiamo amici di Vialli, nessuno sa nulla. Chiamo l’ufficio stampa del sito, che è la moglie dell’organizzatore Alessandro Arena. Si chiama Pamela Antonio Luna”..
La telefonata, stando al racconto della Lucarelli, è concitata, i toni si alzano. Soprattutto quando chiede lumi sui “bilanci dell’organizzazione” e sul “progetto che starebbe finanziando chi dona”. Inoltre l’ufficio stampa avrebbe rivelato che i calciatori chiamati a partecipare riceverebbero un compenso di 150mila euro.
Anche la famiglia di Vialli prende le distanze dall’evento
In una nota anche la famiglia dell’ex capo-delegazione della Nazionale, scomparso lo scorso 6 gennaio all’età di 58 anni dopo aver combattuto contro un tumore al pancreas, ha preso le distanze dall’evento organizzato a Reggio Calabria.
“Visto il proliferare di iniziative di raccolta fondi, la famiglia Vialli non ha dato autorizzazione a utilizzare il nome di Gianluca Vialli ad alcuna organizzazione ad eccezione di Fondazione Vialli e Mauro per La Ricerca e Lo Sport Onlus” ha fatto sapere la famiglia dell’ex attaccante di Juventus, Sampdoria e Chelsea.
L’organizzatore dell’evento querela Selvaggia Lucarelli
Non è finita qui. Perché, poco dopo il post su Facebook della giornalista, è arrivata la replica di Alessandro Arena, che, ieri, ha tenuto la conferenza stampa dell’evento del Granillo. L’organizzatore della partita ha presentato querela contro Selvaggia Lucarelli in quanto le sue parole sono ritenute “offensive e diffamatorie”.
Arena ha specificato che “calciatori e artisti che scenderanno in campo non percepiranno alcun compenso” e che, “in merito alla raccolta fondi, questi – al netto delle spese organizzative – saranno destinati all’aiuto a favore dei bambini autistici. Ce ne occupiamo da due anni in maniera molto seria, avendo un figlio, di 7 anni, che è autistico”.