Meno di una settimana dopo la fine del trionfale Euro 2020, che ha riportato l’Italia sul tetto del continente dopo 53 anni, la nuova stagione della Serie A ha già vissuto il suo primo atto ufficiale, il sorteggio del calendario del campionato 2021-’22. Tutte le novità del nuovo calendario Serie A
Come noto, per la prima volta nella storia l’ordine delle partite del girone di ritorno non seguirà quello della fase ascendente del torneo. Una novità con cui gli appassionati dovranno imparare a convivere e che mette la Serie A in linea con gli altri campionati top in Europa, che hanno adottato da tempo la cosiddetta modalità “asimmetrica”.
Tale cambiamento non sembra però preoccupare più di tanto, almeno per il momento, i presidenti e i dirigenti delle squadre del massimo campionato, se è vero che il tema dominante durante la cerimonia del sorteggio del calendario è stato quello riguardante la riapertura degli stadi già in vista della prima giornata del 21-22 agosto.
Riapertura che i presidenti vorrebbero totale, con il 100% della capienza, dopo che nelle scorse settimane era stata ufficializzata da parte di fonti del Governo la possibilità di iniziare “solo” con un 25%. Troppo poco per società duramente colpite sul fronte dei bilanci da quasi un campionato e mezzo disputati a porte chiuse, con tutte le conseguenze del caso a livello di botteghino, leggasi match day e campagna abbonamenti.
Così, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ e come già accennato chiaramente dal presidente di Lega Dal Pino, le società sono pronte a chiedere al Governo una riapertura da subito al 100%, mediante l’utilizzo del Green Pass. Braccio di ferro in vista dal momento che il Governo non vorrebbe andare oltre un 50% per le prime giornate, ma a margine della nascita della nuova stagione i club del massimo campionato si sono ritrovati su posizioni simili anche su un altro tema “storico”, quello della riforma dei campionati.
Come riportato dal ‘Corriere dello Sport’, infatti, sui tavoli dei dirigenti del massimo campionato è arrivato da tempo un dossier firmato Deloitte che prevede una riforma del format della Serie A da adottare entro il 2024. Più che una riforma si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione, prevedendo non solo la riduzione delle partecipanti dalle attuali 20 squadre a 18, come era stato dal 1988 fino al 2005, bensì l’introduzione dei playoff per assegnare lo scudetto e del playout per la retrocessione.
Per quanto riguarda quest’ultimo si va verso una o due discese dirette in B, con spareggio tra la terzultima della A e la terza (o la seconda, in caso di una sola retrocessione diretta) della Serie B, modello già in atto in Germania.
Quanto ai playoff è allo studio una formula con quattro, sei o otto squadre partecipanti. Ancora da definire sarebbe la struttura della post season, con tabellone tennistico, in caso di quattro o otto partecipanti (rispettivamente con semifinali o quarti) o con due gironi da tre e possibile finale tra le vincitrici. La rivoluzione è pronta, ma di sicuro si tratterebbe di qualcosa di rivoluzionario, ancora non attuato in nessuna delle leghe top d’Europa. E destinato a dividere non poco il fronte delle big.
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