Al GP di Aragon è successo quello che potevamo aspettarci senza particolari colpi di scena, ovvero il trionfo di Marc Marquez che ha dominato in lungo e largo tra sessioni, Sprint e gara, in particolare in quest’ultima dove ha scavato un solco con i rivali recitando un monologo dalla partenza alla bandiera a scacchi. Senza grosse sorprese il fratello Alex si è classificato alle spalle, pur con un secondo di distacco, mentre colpisce in positivo il podio di Francesco Bagnaia, terzo.
- Bagnaia ancora lontano da Marquez, ma si intravede qualche progresso
- Bagnaia: "Abbiamo provato una modifica che ha funzionato"
- Cosa ha aiutato Bagnaia per la gara di Aragon
- Dall'Igna: "Una reazione da campione"
Bagnaia ancora lontano da Marquez, ma si intravede qualche progresso
Torna quindi a rivedersi un podio tutto Ducati, come non si vedeva dal passato GP del Qatar dello scorso aprile, dove Pecco si posizionò secondo. Ma quest’ultimo non finiva tra i primi tre dall’altro Gran Premio spagnolo, quello di Jerez, dove si era classificato terzo.
Vero è che il torinese certifica lo status di inseguitore del compagno di squadra nel team ufficiale, e a quanto pare sarà così per il resto della stagione con la possibilità di un sorpasso in gara e in classifica che, a conti fatti, resta alquanto improbabile. E non dimentichiamoci il flop in questo fine settimana nella Sprint, che ancora brucia.
Ma nel buio della fiducia con una GP25 che non è mai sbocciata del tutto, a differenza del legame che si è instaurato tra Marquez e la nuova Desmosedici, questo terzo posto è una scintilla che irradia il morale di Bagnaia. Anche perché dopo la gara ha spiegato di aver forse trovato una quadra.
Bagnaia: “Abbiamo provato una modifica che ha funzionato”
A Sky Sport il pilota già campione del mondo ha parlato anzitutto del peso morale di un podio che ripaga “tre fine settimana di gara dove diamo il massimo lavorando per trovare una soluzione”, e che poi per un motivo o per l’altro non è stata trovata. Il vulnus resta sempre l’anteriore, e quindi le staccate e l’ingresso in curva.
Però, come abbiamo detto, alla fine è arrivato una sorta di eureka. “Nel warm up abbiamo provato una modifica che mi ha aiutato molto, una piccola cosa che però mi ha dato molta più fiducia soprattutto a livello di freni, diventando più competitivo”.
Cosa ha aiutato Bagnaia per la gara di Aragon
Nel dettaglio, Bagnaia ha parlato di un cambio dei freni 340 fasciati, passati ai 355, ovvero “dei dischi più grossi”. In questo modo Pecco può gestire molto “appena sento un bloccaggio”, avendo dei vantaggi a livello di ingresso. Certo, non tutto è “al 100%, perché in alcune curve non riesco a fidarmi dell’anteriore che tende un po’ a muoversi, però questa direzione presta stamattina è quella giusta. Domani cercheremo di fare un altro passo nei test”, riferendosi a quelli in programma lunedì ad Aragon.
Insomma, una piccola iniezione di fiducia per un pilota che ultimamente è stato dato persino per approdare nel 2026 in Yamaha vista la malaparata in Ducati.
Dall’Igna: “Una reazione da campione”
Chiosa affidata a Gigi Dall’Igna, con il direttore generale di Ducati Corse che ha parlato di “una delle domeniche più belle” per il team e per il marchio, e affermando come Pecco abbia avuto “una reazione da campione quale è, e io ne sono felice, ovviamente anche per Marc”.
E ha parlato inoltre di “test importanti”, con “materiale nuovo da provare” per quanto riguarda quelli di domani. E così come saranno importanti le gare del Mugello e di Assen, specialmente per Bagnaia. “A lui piacciono particolarmente – ha concluso Dall’Igna -, e vorrei vederlo veramente in forma in questi due GP”.