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Roland Garros, Bertolucci indica l'eredità di Roma e punta su Sinner

L'ex tennista azzurro fa le carte a Parigi: "I semifinalisti di Roma faranno strada e mi aspetto tornino competitivi Alcaraz e Djokovic, Sinner l'ousider".

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Dalle colonne de ‘La Gazzetta dello Sport’ Paolo Bertolucci dipana il tragitto che il tennis internazionale è in procinto di fare, quello da Roma a Parigi: sui campi del Bois de Boulogne si eleggerà il vincitore più prestigioso della stagione dedicata alla terra rossa, prima di mutare superficie di gioco e approdare sull’erba.

Bertolucci, Medvedev e il tabù terra rossa

La vittoria in due set contro l’ambizioso Holger Rune ha regalato al moscovita il primo successo sulla superficie e questo secondo Paolo Bertolucci sarà prezioso per andare all’assalto di Parigi: “A inizio torneo un successo di Daniil Medvedev sarebbe stato annoverato tra le sorprese, ma il torneo ci ha consegnato un giocatore nuovo, finalmente in grado di maneggiare le insidie della terra rossa, cancellando le scorie mentali che ne zavorravano l’approccio. Ha vinto per la prima volta su questa superficie e a Parigi troverà campi più veloci e, salvo capricci del meteo, non troverà invece umidità che appesantisca palle e colpi; il Roland Garros si gioca al meglio dei 5 set e solo i grandi campioni sanno dosare al meglio le energie”.

Bertolucci, zampate da Alcaraz e Djokovic

Non hanno brillato agli Internazionali d’Italia il campione in carica Novak Djokovic, o l’emergente Carlos Alcaraz, ma per Paolo Bertolocci i due non partiranno tutt’altro che battuti nella corsa al secondo Slam 2023: “A Parigi Novak Djokovic sarà un altro rispetto alla copia sbiadita degli ultimi tornei: senza il grande rivale Rafa Nadal, che vuole superare nel conteggio degli Slam vinti (23 a 22), ci metterà tutta la classe e tutto il temperamento possibile per essere competitivo. Il grande ostacolo è essere NR. 3 del tabellone: rischia di affrontare una serie di incontri spigolosa. Ci sarà un Carlos Alcaraz ricaricato da un paio di settimane di riposo: a Roma ha giocato con il freno a mano tirato per ritornare NR. 1 del Ranking, obiettivo per centrare il quale occorreva allo spagnolo una sola partita”.

Bertolucci, Sinner outsider a Parigi

Ai favoriti nelle previsioni di Paolo Bertolucci si aggiunge Jannik Sinner, che ha il dovere di continuare il suo cammino verso le posizioni di vertice senza incappare nella tensione romana: “I semifinalisti di Roma (Medvedev, Tsitsipas, Rune e Ruud) sono pronti a disputare un Roland Garros da protagonisti, sarebbe sorprendente se il vincitore di Parigi non uscisse da questo quartetto, o dalla coppia composta da Novak Djokovic e Carlos Alcaraz: mi sento di aggiungere Jannik Sinner, che ha sofferto al Foro Italico la pressione e non ha mai trovato l’equilibrio corretto dei colpi; non è mai facile per un tennista di casa nostra reggere la tensione del torneo capitolino, ancora di più se i risultati della primavera facevano sognare i tifosi di applaudire, 47 anni dopo Adriano Panatta, un italiano che alzasse il trofeo. Dalla sua Jannik ha doti tecniche e mentali, oltre ai miglioramenti che continua a mettere in serie”.

Roland Garros, Bertolucci indica l'eredità di Roma e punta su Sinner

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