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Follieri vuole la Roma: offerta da 850 milioni per convincere i Friedkin

L'imprenditore pugliese Raffaello Follieri esce allo scoperto, firmati i documenti per l'acquisto della Roma dai Friedkin: l'offerta è di 850 milioni

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Raffaello Follieri esce allo scoperto: ecco le trattative che ha avuto l’imprenditore ed intermediario degli arabi per acquistare l’A.S. Roma. L’imprenditore, classe 1978 nato a San Giovanni Rotondo, spiega che il prezzo iniziale che ha proposto è di 850 milioni di euro, 250 milioni di euro in meno rispetto a quello che vorrebbero i Friedkin.

L’affarista pugliese, due giorni fa, ha firmato gli ultimi documenti, poi inviati agli avvocati del club giallorosso e del presidente. Si tratta di una offerta da 850 milioni di euro per l’acquisizione della AS Roma, ma svincolata dal progetto stadio a Pietralata, la cui delibera è stata votata lo scorso maggio dal Comune. Queste le sue parole sulla trattativa per acquisire il club giallorosso. Giù nei mesi scorsi c’erano stato degli abboccamenti, come aveva rivelato in passato lo stesso Follieri aveva ammesso:

“La realtà dei fatti è questa: ho avuto due incontri a Londra con Ryan Friedkin, il primo nel dicembre 2022 e il secondo nel marzo scorso. Ho manifestato il mio interesse sulla squadra, ma il gruppo americano è stato chiaro: venderà solo se il nuovo stadio di Roma non sarà costruito”.

La richiesta dei Friedkin per cedere la Roma

I Friedkin chiedono oltre 900 milioni di euro in totale, inclusi i debiti. Follieri già dai primi incontri aveva comunicato la volontà di acquistare la Roma e di poter condurre l’operazione da solo, senza il supporto di alcun socio saudita. L’imprenditore Follieri aveva però ricevuto il rifiuto dei Friedkin, che sembravano non intenzionati a cedere il club, soprattutto in un momento delicato per l’iter del progetto Pietralata.

Follieri rivela: “vado avanti anche senza gli arabi”

«Non mi manca la passione per la Roma e di certo non mi mancano le risorse finanziarie. Se dovesse aprirsi una vera trattativa, in ogni caso, la gestirei da solo: per la Roma non ho soci o partner mediorientali», spiegava Follieri. Smentendo così la storia del gruppo di imprenditori sauditi pronti a seguirlo nell’affare della società giallorossa.

Con la società fondata dal padre, Follieri Group, ha fatto una fortuna acquistando e rivendendo gli immobili del Vaticano finiti all’asta. Ma ha anche patteggiato una pena a 4 anni e mezzo di reclusione negli Usa per una truffa da due milioni di dollari. Millantando amicizie inesistenti nella Santa Sede convinse diversi imprenditori a investire denaro in business inesistenti. Nell’occasione ha pagato 3,6 milioni di euro di risarcimenti.

Chi è Raffaello Follieri: dai metalli rari alle energie rinnovabili

I business di Follieri sono i metalli rari e le energie rinnovabili ovvero i metalli che sono fondamentali per le nuove tecnologie e servono per magneti, sensori e convertitori, indispensabili per la produzione di tecnologie green come l’energia eolica, solare, elettriche e per l’industria aerospaziale e militare. Attualmente Follieri vanta contratti futuri per 315 miliardi di euro su centinaia di tonnellate di materiali rari. Si tratta di un decimo del totale mondiale:

“Non sono in Italia per comprare campi di calcio ma per vendere le materie prime più preziose e strategiche per la rivoluzione industriale dell’era digitale, le terre rare”.

Il patrimonio di Raffaello Follieri e il legame con gli arabi

Il tesoro di Follieri ha legami con l’Arabia Saudita e con alcuni membri della famiglia reale. La Follieri Energy SA e la Blu Lion Shipping sono due dei business più rilevanti. Nel 2019 l’imprenditore ha venduto la sua quota di BLS per 1,437 miliardi di euro e, nel gennaio 2023, ha ceduto anche la Follieri Energy per 137 milioni di euro.

«Ho avuto così la possibilità di concentrare tutte le energie sulle terre rare. Oggi ho sotto controllo l’8% del mercato globale, costituito da circa 120 tonnellate di metalli rari per un valore di 270 miliardi di euro e da circa 1000 chili di Nichel wire per un valore di circa 45 miliardi di euro. Presto diventerà operativa anche la piattaforma digitale di trading di terre rare, che farà capo alla mia Metal Trading Company denominata PASELE SA, con sede a Ginevra».

Ora l’offerta è salita. «Siamo pronti», ha scritto Follieri due giorni fa sui propri social, ripreso mentre firmava il documento dell’offerta. Ai Friedkin adesso il compito di rispondere.

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