Si parla tanto di quello che fa e quello che dice José Mourinho ma intanto la sua squadra va. La Roma è quarta in campionato e già qualificata in Europa League, in attesa di capire se come prima oppure come seconda. In più tra le fila dei giallorossi si stanno mettendo in mostra anche dai calciatori arrivati in sordina a completamento della rosa ma in realtà estremamente funzionali alla causa. Tra questi ce n’è uno di cui si parla davvero poco: Rasmus Kristensen, vichingo danese e stantuffo della fascia destra.
- Un affare quasi casuale: Pinto parlava di altro col Leeds
- La concorrenza e la pazienza premiata
- Il giocatore ideale per Mou: lavora tanto e parla poco
Un affare quasi casuale: Pinto parlava di altro col Leeds
Quando Tiago Pinto volò a Londra il suo compito principale era piazzare Justin Kluivert. In seconda battuta c’era poi il rinnovo del prestito di Diego Llorente dal Leeds. In quel momento con i Whites appena retrocessi iniziarono i discorsi riguardanti Rasmus Kristensen, terzino destro che in Premier aveva collezionato 26 presenze mettendo anche a segno 3 gol. Non fu complicato convincere i Peacocks a cedere il calciatore danese con la formula del prestito secco.
La concorrenza e la pazienza premiata
Non che la Roma non fosse coperta per il ruolo di terzino destro, per il quale disponeva già di Celik e Karsdorp. Meglio abbondare, anche per fronteggiare una stagione lunga e potenzialmente ricca di impegni. C0sì Kristensen si è messo a disposizione della squadra, ben sapendo di partire dietro nelle gerarchie e di dover sudare parecchio per conquistarsi spazio. La pazienza però porta spesso e volentieri un premio che il danesone ha raccolto proprio in occasione del match col Sassuolo dove è stato migliore in campo segnando un gol fortunoso e procurandosi il rigore.
Il giocatore ideale per Mou: lavora tanto e parla poco
Rasmus Kristensen ha un fan molto particolare. E’ José Mourinho che apprezza tanto il 27enne di Brande perché è uno che lavora tanto e parla poco. Non fa vita mondana, non utilizza i social, non fa polemiche: se gioca in campo dà tutto ma è anche un ragazzo che puoi mettere in panchina senza andare a minare la serenità del gruppo. Insomma, un ragazzo ideale e pazienza per quella sua amicizia con un giocatore della Lazio. Già perché le rare uscite del terzino sono in compagnia del connazionale Isaksen, un altro che sta provando ad emergere in Serie A.