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Roma, Dybala spiega no agli arabi: scritte cose inesatte. De Rossi pronto alla rivoluzione

La Joya torna sulla scelta di restare in giallorosso e spiega i motivi del crollo interno con l'Empoli, De Rossi amareggiato e pronto a cambiare tutto

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

La festa è stata rovinata dall’Empoli. Tutto l’Olimpico ha abbracciato Paulo Dybala prima della partita: la scelta di rimanere a Roma e di rinunciare ai milioni arabi l’ha fatto ridiventare re di Roma ma la sconfitta all’Olimpico ha guastato tutto. La Joya sognava tutt’altra partita con l’Empoli e ai microfoni di Sky torna sulla sua scelta di mercato e sul ko di stasera.

I motivi della scelta di Dybala

Dybala rivela i retroscena sulla sua decisione di rimanere a Roma: “Non sento una pressione superiore per essere rimasto qui, io cerco sempre di dare il massimo anche per dare allegria alla gente. Perché ho rinunciato a tutti quei soldi? Ho messo tante cose sul tavolo per fare questa scelta, mia famiglia, mia moglie, la voglia di tornare in nazionale. Io sto bene, leggo spesso dei tanti infortuni ma sto lavorando. Certo quando senti di tutti quei soldi non puoi non pensarci ma alla fine ho fatto la scelta giusta. Per il mio procuratore non cambia niente, ho sentito che avrebbe perso tanti quattrini ma non è vero, sono state scritte cose inesatte, lui è contento come me. Gli arabi invece non so come l’abbiano presa”.

L’amarezza per la sconfitta

Non è stato condizionato dall’emozione Dybala per l’accoglienza super dell’Olimpico ma non è bastato: “Ho cercato di vivere questa serata come tutte le altre, bisogna essere professionisti sempre, non abbiamo fatto quello che avevamo provato in settimana e che ci aveva chiesto il mister, abbiamo sbagliato tanto, speriamo che il mercato finisca il prima possibile. Dobbiamo guardare gli errori commessi, a livello tattico e tecnico, anche banali, abbiamo cercato di ribaltare la partita ma era troppo tardi. Oggi ho giocato un po’ lontano dalla porta, su questo dovrò lavorare per migliorare”.

De Rossi arrabbiato, boccia tutti

Molto più nervoso invece De Rossi. Il tecnico della Roma è arrabbiato e fa capire che d’ora in poi potrebbe fare scelte radicalmente diverse: “Sono pagato per gestire la rosa che mi viene messa a disposizione. C’è ancora una settimana per modificarla un po’ ma quella che ho a disposizione è una squadra che può vincere con Cagliari ed Empoli. Numericamente siamo ok, vediamo… Tutte le squadre hanno bisogno di fare uscite per farne entrare altri. Non ho bisogno di un centrocampista fisico, ho bisogno di tanti giocatori fisici perché il calcio sta andando in una certa direzione. Si può insegnare a giocare a calcio a un giocatore fisico. Non sono provato dal risultato o dalla prestazione, sono dispiaciuto. Il giorno dopo riesco a ricaricarmi, c’è stata una reazione e mi attacco a questo. Domattina sarò meno dispiaciuto”

Gli chiedono se è soddisfatto di Dybala: “Non sono soddisfatto della partita di nessuno. Non è un discorso del tridente. Questi giocatori possono fare di più. Dovevamo e potevamo vincere. Dovevamo fare meglio nei singoli e come squadra. Ora bisogna andare forte. Io devo essere bravo a scegliere quelli che vanno forte”.

Infine sui fischi a Zalewski conclude: “È sempre brutto quando viene fischiato un giocatore. Zalewski è entrato, sbaglia qualcosa e va sempre forte. Per me è sbagliato fischiarlo, servirebbe un supporto. Conosco questa città e se le cose non vanno benissimo verranno fischiati i giocatori e lo faranno anche con me. Lui si impegna ed ha quel motore di cui abbiamo bisogno. Ha grandi potenzialità”.

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