Il giovanissimo Edoardo Bove, che ha trovato il primo gol con la maglia della Roma, si è raccontato a gianlucadimarzio.com:
“Sono state due settimane importanti. Ovviamente da ricordare, ma anche normali. All’inizio l’emozione istantanea del primo gol rimane per uno due giorni, poi passa e la vivi tranquillamente come ogni settimana di allenamento. Non mi ha spostato più di tanto, poi Mourinho ti aiuta a focalizzarti molto su quello che c’è da fare, non puoi permetterti un rilassamento dovuto ad una buona prestazione o un gol. Devi metterti in riga, perché poi il calcio è così: un giorno sei acclamato quello successivo è già tutto dimenticato. Devi rimanere sempre sul pezzo”.
Il primo gol? “Guarda ti dico, il primo pensiero è stato tornare a centrocampo per fare un altro gol. Istintivamente mi è venuto di correre verso il centrocampo, riprendere velocemente il gioco e fare un altro gol. Nessun pensiero alla prima volta, quasi nessuna emozione. Lì per lì, ovviamente. L’unica cosa che ho fatto è stato guardare verso la tribuna dove stavano i miei genitori. Li ho cercati con lo sguardo, ma non sono riuscito a vederli. Credo però che loro mi abbiano visto”.