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Roma, la rivelazione di Mourinho: “Odiavo essere il volto del club”. E piazza una stoccata contro i Friedkin

Lo Special One ha raccontato in un’intervista di essere pronto a tornare in panchina ma di volersi concentrare solo sul ruolo di allenatore, cosa che non è avvenuta nella Capitale 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Colpo di scena: a José Mourinho, il grande comunicatore, non piace… comunicare. O meglio: avrebbe preferito farlo meno di quanto è accaduto effettivamente alla Roma. Lo Special One si rimette sulla piazza annunciando di cercare un nuovo club dopo l’esperienza nella Capitale, ma nel farlo piazza una stoccata contro i Friedkin e i dirigenti giallorossi, accusandoli di averlo lasciato troppo spesso solo: “Ho odiato essere il volto della Roma dopo la finale persa di Europa League”, le parole di Mou.

Mourinho pronto a tornare ad allenare

Dopo l’esonero dalla Roma José Mourinho è pronto a rimettersi in pista, anche in un club che non punta immediatamente a vincere: lo dice chiaro lo Special One in un’intervista concessa a The Telegraph. “Non ho paura a lavorare con club non costruiti per vincere – ha spiegato Mou -, ma voglio raggiungere degli obiettivi e aiutare i club a diventare pronti per vincere. Io però voglio fare l’allenatore”.

Roma, la stoccata di Mourinho ai Friedkin

Quest’ultima battuta viene spiegata più avanti e si trasforma, di fatto, in una stoccata alla Roma. La prima parte dell’accusa è implicita. “Il mio sogno è allenare, lavorare con la squadra e sviluppare i giocatori preparando la partita – ha continuato Mourinho, prima di piazzare il primo attacco al club dei Friedkin -. Ho avuto delle situazioni in cui dovevo essere molto di più e quando devi fare di più diventi meno bravo a fare l’allenatore”.

Mourinho volto della Roma dopo la finale di Europa League

L’allusione alla Roma diviene esplicita poco più avanti. “Dopo la finale di Europa League persa in quel modo (ai rigori contro il Siviglia, ndr), non sono stato felice di dover essere il volto del club in conferenza stampa? No, ho odiato farlo – ha poi aggiunto Mourinho -. Io vorrei una struttura in cui devo fare solo l’allenatore perché è quello in cui sono bravo. Sarò bravo a comunicare, ma se devo farlo 3-4 volte a settimana il rischio di dire una cosa sbagliata aumenta”.

Insomma Mourinho s’è sentito abbandonato dai Friedkin e dall’allora g.m. Tiago Pinto e a causa di ciò non è riuscito a dare il massimo come tecnico. Una dichiarazione che di sicuro finirà per far discutere e dividere il popolo romanista.

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