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Roma-Udinese, Mourinho gongola per la panchina lunga: "Finalmente ho potuto scegliere"

Il tecnico portoghese ha finalmente potuto cambiare una partita attraverso i cambi. Anche se avrebbe sperato in una vittoria meno sofferta.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Settimo successo interno per la Roma, considerando anche l’Europa League. Grazie alla vittoria sull’Udinese i giallorossi si godono il quinto posto in classifica: superate in un colpo solo sia l’Atalanta e la Fiorentina che in questo turno hanno perso rispettivamente contro Napoli e Milan. Insomma, ci sono motivi per sorridere in casa capitolina anche per le giocate determinanti di Dybala e per i cambi di Mourinho che hanno contribuito al 3-1 finale.

Mou contento a metà: “Potevamo chiuderla prima”

José Mourinho soddisfatto per la vittoria della sua Roma anche se l’avrebbe voluta meno sofferta: “Il secondo tempo è colpa nostra – ha dichiarato lo Special One -. Non abbiamo chiuso la partita aprendo la strada all’avversaria. Per fortuna e merito nostro la reazione è stata giusta. Oggi guardavo in panchina e vedevo soluzioni per cambiare la partita e penso di non aver fatto male. Sembra che vogliamo battere i record di punti negli ultimi minuti ma potevamo chiuderla prima e non lo abbiamo fatto“.

Il tecnico portoghese ha poi spiegato la sua esultanza col raccattapalle: “Con i cambi abbiamo perso un po’ di organizzazione difensiva e nelle palle inattive. Sapevo che o la chiudevamo o avremmo sofferto. Per fortuna ho abbracciato un bambino e non un poliziotto o una donna perché era il primo che ho trovato avanti“.

Il pericolo friulano e Azmoun non ancora mourinhiano

Ad un certo punto il vate di Setubal ha temuto il peggio: “L’Udinese ha più gamba di noi, è più intensa e più sicura. Il problema era ogni volta che perdevamo palla“. No la risposta a chi gli chiede una Roma più offensiva: “Lukaku, Dybala e Azmoun insieme dall’inizio? Un po’ troppo sbilanciata anche perché Paulo e Azmoun non aiutano in fase difensiva. Azmoun ha qualità ma per giocare con me gli manca un po’ di fase difensiva. Oggi avevo una buona panchina, se penso che non è entrato Belotti. Oggi siamo in salute ma per il futuro non mi sento sicuro: per fare festa è presto. Se Smalling e Renato Sanches tornano presto diventa ancora meglio“.

Il punto di Dybala nella sua serata perfetta

Paulo Dybala contento e polemico. La Joya ha raccontato le sue sensazioni dopo la partita vinta con l’Udinese: “Serata bella, la cosa più importante era vincere. Il mio gesto? C’è gente che parla troppo, chi parla di più lo sa. Io cerco di dare solo il meglio per la squadra: quello che faccio è per l’allenatore e per i compagni. Mi fa piacere essere già nella storia della Roma, vorrei vincere anche un trofeo però. Con Lukaku ci capiamo. Piano piano stiamo migliorando la nostra intesa. Quarto posto? Il campionato è ancora lungo

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