L’avventura di Ivan Piris alla Roma ha avuto più bassi che alti, ma il terzino paraguaiano nella Capitale è cresciuto in fretta. Errori di gioventù in una piazza esigente, su cui ha potuto costruire la carriera.
In un’intervista concessa a ‘Gianlucadimarzio.com’, Piris – oggi in patria al Libertad – riavvolge il nastro al 2012/2013 trascorso in giallorosso svelando un simpatico aneddoto su Francesco Totti.
“Con Francesco non parlavo molto, ma lui era sempre vicino a tutti. Faceva spesso degli scherzi ed era il suo modo di dare forza a tutta la squadra”.
“La prima volta che entrai nello spogliatoio mi presentai vestito in camicia, molto elegante, e lui mi disse ‘Questo non è un ufficio!’. Io rimasi sorpreso, quasi imbarazzato. Feci tre passi e lui scoppiò a ridere”.
“Nella prima partitella del ritiro in Austria rimasi sorpreso dal fatto che Totti giocasse sempre di prima, con un tocco metteva il pallone sotto l’incrocio. Non gliel’ho rivisto fare a nessuno”.
I tifosi della Roma non conservano ricordi dolcissimi di Piris, che a distanza di tempo fa ammenda.
“Mi è dispiaciuto non essere stato all’altezza del club, dei tifosi e della dirigenza. Mi sarebbe piaciuto rimanere, ma l’anno successivo arrivò Maicon. Roma è una piazza difficile, aveva bisogno di un giocatore già affermato”.