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Roma, Smalling alza l'asticella: "Dobbiamo tornare in Champions League"

Il difensore britannico elogia il lavoro dello Special e punta a vincere un altro trofeo in questa stagione.

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Roma, Smalling alza l'asticella: "Dobbiamo tornare in Champions League" Fonte: Getty Images

La Roma ha vinto il suo primo trofeo dalla stagione 2007-08 nella sua prima annata completa sotto la guida di José Mourinho, ma non è stata una sorpresa per il difensore giallorosso Chris Smalling.

Smalling ha lasciato il Manchester United nel 2020 per Roma, e il suo rapporto con Mourinho è stato ottimo nel corso di tutta la stagione.

Lo Special One, lo ricordiamo, è tornato in Italia dopo essere stato esonerato dal Tottenham dopo soli 17 mesi di panchina in Premier League, e ha guidato la Roma al sesto posto in Serie A nel 2021-22.

Sebbene la sua squadra non sia riuscita a tenere il passo delle prime quattro italiane, Mourinho è riuscito a ottenere un successo europeo nella prima Europa Conference League, battendo il Feyenoord per 1-0 in finale.

In questo modo il 59enne è diventato il secondo manager a vincere cinque titoli europei importanti dopo Giovanni Trapattoni, e il primo allenatore a vincere questi trofei con quattro squadre diverse.

Mourinho si è spinto fino a tatuarsi sul braccio destro un’immagine dei suoi successi europei. In tutto ciò Smalling parla della fiducia che ha sempre avuto nei confronti del tecnico lusitano:

“L’allenatore è sempre lo stesso, è un leader con un carattere forte che ha forgiato negli anni con i successi”, ha detto Smalling a Il Corriere dello Sport.

“Un grande allenatore come Mourinho, che gode di enorme stima in tutto il mondo, è il profilo perfetto per la Roma, non a caso ha vinto subito, alla prima stagione”.

Il richiamo di Mourinho sarebbe stato fondamentale, sempre, per l’acquisto di Paulo Dybala, il cui contratto è scaduto con la Juventus alla fine della scorsa stagione.

Con Mile Svilar, Nemanja Matic e Zeki Celik già firmati, Smalling crede che la Roma continuerà a migliorare per competere con squadre come Inter, Juve, Napoli e Milan.

“Mi piace questa squadra, è normale che le aspettative aumentino e che l’asticella si alzi”, ha aggiunto Smalling, che nella scorsa stagione ha collezionato 27 presenze in Serie A.

“Abbiamo trovato una buona continuità alla fine della scorsa stagione, che ci mancava prima quando avevamo lasciato punti per strada. L’ossatura della squadra è buona, il gruppo è unito, conosciamo l’allenatore, che lavora con noi da un anno. Tutte le squadre possono migliorare, chiunque arrivi sarebbe un’aggiunta importante. Credo che questo debba essere l’obiettivo minimo per la Roma. Questo club è stato fuori dalle principali competizioni europee per troppo tempo. Dobbiamo arrivare tra le prime quattro per partecipare alla Champions League e poi provare a vincere un altro trofeo”.

Il contratto di Smalling scadrà il prossimo giugno, ma il 32enne insiste sul fatto che la sua attenzione è rivolta esclusivamente alla Roma.

“La priorità per me è giocare e aiutare la squadra, poi le cose arriveranno”, ha continuato. “Penso di poter essere ancora utile. Non si può sfuggire alla propria età, ma si hanno gli anni che si sentono. Ho sempre cercato di non avere rimpianti, gioco ogni partita come se fosse l’ultima, vado sempre in campo per dare tutto, per non lasciare nulla di intentato. Non sono cambiato oggi che ho 32 anni, ho sempre affrontato una partita alla volta”.

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