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Roma Sprint Festival, Jacobs batte Ali ma non scende sotto i 10 secondi: Tortu non brilla, ok Dosso e De Masi

Grande spettacolo al Foro Italico per la festa della velocità azzurra. Jacobs batte Ali, ma per ora senza staccare il pass per Parigi. Elisa Valensin si rivela al mondo sui 200

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Vince ma non convince Marcell Jacobs nel giorno in cui torna a correre davanti al pubblico italiano. Allo Stadio dei Marmi, teatro del Roma Sprint Festival, il velocista di Desenzano firma il miglior tempo nella batteria dei 100 metri, ma il 10.07 non basta ancora per poter staccare il pass per i giochi di Parigi 2024. Chituru Ali, grande rivale di giornata, non si migliora: con 10.11 chiude al secondo posto davanti al sorprendente Matteo Melluzzo (10.13), che a questo punto diventa un altro possibile italiano in lizza per un posto tra i 57 che andranno alle olimpiadi.

Jacobs contento… a metà: “Diverse cosa da rivedere”

Jacobs aveva puntato molte fiches sulla prima gara europea della sua stagione, ma quei 7 centesimi che gli impediscono (per ora) di staccare il tempo di qualificazione per i giochi un po’ gli sono rimasti sul groppone. “Credo che la gara sia andata abbastanza bene, anche se mi sembra di essere partito un po’ lento rispetto al solito e di aver faticato più del dovuto a trovare il giusto passo.

Adesso riguarderemo la gara assieme al mio staff tecnico e valuteremo dove andare a migliorare. Sono però contento di aver corso in questo stadio e soprattutto con questa bellissima cornice di pubblico: ho sentito il sostegno di tutti coloro che erano presenti sugli spalti, e debbo ammettere anche che le condizioni della pista erano ottime, come ho potuto constatare durante la seduta di lavoro mattutina”.

L’allergia frena l’olimpionico, ma Parigi resta lontana

Jacobs invero ha mostrato pure qualche segnale non troppo rassicurante a livello di salute: dopo il traguardo ha tossito più volte, dando poi la colpa a microfoni spenti a una forma di allergia che l’ha attanagliato da un paio di giorni a questa parte.

Questo potrebbe spiegare i motivi di una prova buona, ma non certo esaltante: partenza un po’ lenta, fase lanciata discreta ma nulla più, finale in controllo senza voler strafare. Insomma, un Marcell ancora un po’ imballato dai carichi di lavoro delle ultime settimane, pronto però a ottenere il 10 netto che vale la qualificazione a Parigi nei prossimi appuntamenti in programma a Ostrava (il 28) e Oslo (il 30).

Altrimenti la faccenda dovrà essere risolta agli Europei di Roma, che tra tre settimane lo vedranno nuovamente protagonista nella Capitale. Intanto però il 10.07 gli consente di risalire posizioni nel ranking stagionale: attualmente è il 30esimo tempo mondiale, ma non tale da metterlo al riparo da brutte sorprese.

Ali non si migliora. Ma intanto spunta Melluzzo

Chituru Ali, che in stagione ha corso 10.06 a Dubai, ha un po’ deluso le attese, benché il 10.11 rappresenti un tempo di tutto rispetto. Anche lui come Jacobs ha pagato dazio a un’uscita dia blocchi lenta che non gli ha permesso di prendere velocità, anche se la fase lanciata è stata abbastanza soddisfacente.

L’exploit l’ha fatto Matteo Melluzzo, che ha abbassato di 8 centesimi il suo precedente primato, tanto da entrare di diritto nel novero di quei velocisti che potrebbero orbitare attorno al quartetto della 4×100 (dove ci sono già Patta, Tortu, Rigali, oltre ad Ali e Simonelli).

Valensin, che rivelazione: a 17 anni insidia pure Dosso!

L’altra bella sorpresa di giornata è arrivata nei 200 femminili, dove Elisa Valensin ha chiuso con un ottimo 23.15, nuovo record italiano Under 20, nella gara in cui Zaynab Dosso ha ritoccato il proprio personale sui 200 metri, vincendo con il tempo di 23.12.

Valensin, 17 anni (è nata a Segrate il 1° gennaio 2007), ha stupito davvero tutti, ma non se stessa. “Me lo sentivo, nella gara della scorsa settimana a Bergamo ne avevo ancora, qui su questa pista stratosferica sentivo l’energia che mi ha dato Roma ed è uscito un risultato anche migliore di quello che speravo. È un’emozione incredibile correre di fianco a Zaynab e c’è un pubblico super che spero di poter abbracciare di nuovo presto”.

Arianna De Masi, vincitrice nei 100 metri femminili con 11.26, ha fatto registrare la sesta miglior prestazione italiana di sempre. In chiaroscuro la prova di Filippo Tortu nei 200: il 20.72 fatto registrare all’arrivo non ha impressionato nessuno. “Ho commesso tanti errori, non posso proprio essere contento della mia prova. In curva sono uscito male e non credevo che avrei fatto un tempo tanto alto”.

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