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Ronaldo ci spera: "Mio figlio può diventare professionista"

Ronaldo junior è attualmente nelle nelle giovanili del Manchester United: "Non voglio ci rinunci, ma deciderà lui. Ha qualità".

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Ronaldo ci spera: "Mio figlio può diventare professionista" Fonte: Getty

Classe 2010, 10 anni e un futuro da calciatore professionista scritto visto il padre? Chissà. Cristiano Ronaldo junior, primogenito del fuoriclasse portoghese, ha dimostrato contro i pari età di avere grandi potenzialità, ma solamente il futuro potrà dire se riuscirà a giocare ad alti livelli, seguendo le orme dell’ex Juventus.

Cristiano Ronaldo jr, dopo aver militato nelle giovanili dei bianconeri, è passato lo scorso settembre nell’Under 12 del Manchester United. Per ora segue il padre, ma tra qualche anno proverà probabilmente a darsi da fare per provare ad essere scelto ‘tra i grandi’, anche lontano dal genitore, oramai 36enne, anche se per nulla deciso ad appendere gli scarpini al chiodo.

Durante la docu-serie di Netflix, ‘Soy Georgina’, che racconta principalmente la vita della compagna di Cristiano Ronaldo, Goergina Rodriguez, sono presenti anche diverse dichiarazioni del fuoriclasse portoghese a proposito del suo rapporto con la famiglia e dunque con il figlio.

Ronaldo non vuole pressare il bambino, ma spera possa diventare calciatore: “Cristianito ha le potenzialità, a tutto per essere un professionista. Ci credo. Quando si allena o gioca, mi piace sapere come va anche se non ci sono. Mi piace sapere come è finita una sua gara. Sarà il tempo a dirlo, non gli metterò mai pressione. Lo appoggerò in qualunque modo, deciderà lui cosa fare. Comunque mi piacerebbe se diventasse un calciatore, ha le qualità e le abilità per esserlo. Non voglio ci rinunci, ci sono abilità con cui si ottiene molto e altre con cui si ottiene poco. Ma sono sempre abilità”.

Oltre la serie Netflix, le dichiarazioni di Ronaldo riguardo junior avevano invaso i social specialmente lo scorso settembre, pronunciate al Daily Mail: “Voglio dargli il meglio, ma voglio anche che soffra un po’ come ho fatto io per raggiungere ciò che vuole essere. Ha un grande talento anche come calciatore, ma voglio motivarlo, spingerlo come ho spinto me stesso. Hanno tutto facile. Hanno computer, hanno del buon cibo in tavola, non devono sacrificare molto per ottenere ciò che vogliono. Ma devono essere umili. Devono lavorare sodo. Devono rispettare le persone”.

Tra qualche anno, il destino del piccolo Cristiano Ronaldo junior.

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