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Ronaldo vuol diventare presidente del Brasile e andare ai Mondiali con Guardiola

Il Fenomeno sempre più ambizioso: ora punta alla Federazione brasiliana. Per raggiungere l'obiettivo ha in mente di affidare la Seleçao a Pep

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Il piano ‘fenomenale’ di Ronaldo: assumere la presidenza della Federazione brasiliana grazie a un asso nella manica che fa già impazzire il Paese. Già, l’ex attaccante di Inter e Milan ha in mente di affidare la panchina di una Seleçao a caccia del rilancio al numero uno in circolazione: Pep Guardiola.

Ronaldo sempre più ambizioso: ora punta alla Federazione

Tra i più forti calciatori di sempre, la nuova vita del Fenomeno Ronaldo è dietro la scrivania. Ma sempre da numero uno. L’ex attaccante si è reinventato presidente: in Spagna, al Real Valladolid, e in patria, al Cruzeiro, anche se poi ha lasciato l’incarico del club di Belo Horizonte rimanendone comunque proprietario.

Come rivela il quotidiano spagnolo Sport, l’influenza di Ronaldo è in costante ascesa tanto da aver superato o quasi quella del mito Romario, che si è dato alla politica. L’ultima idea è quella di puntare alla massima poltrona della CBF, la Federazione brasiliana, con un piano ben preciso. Da tempo la Federazione è in crisi: dall’addio di Ricardo Teixeira nel 2012, infatti, si sono succeduti ben sette presidenti, di cui alcuni controversi. Una crisi di potere che fa il gioco dell’ex Barcellona, pronto a succedere a Ednaldo Rodrigues, il cui mandato scadrà nel marzo 2026.

Da Ancelotti a Guardiola: Ronaldo non intende fallire

Dopo l’ennesimo fallimento del Brasile ai Mondiali in Qatar, proprio Rodrigues aveva provato in tutti i modi a consegnare il timone della verdeoro a Carlo Ancelotti. Sembrava fatta, ma alla fine ‘mister Champions’ ha deciso di rinnovare col Real Madrid e la Federazione è stata costretta a ripiegare su Dorival Junior.

Ronaldo vuole riuscire laddove ha fallito l’attuale numero uno della CBF: ingaggiare un top coach per risollevare le sorti della Seleçao. E il nome che sta circolando è quello di Pep Guardiola, che ha il contratto in scadenza col Manchester City nel 2025.

Quando Guardiola potrebbe diventare ct del Brasile

L’asse Ronaldo-Guardiola potrebbe diventare quindi operativo dal 2026. Il Fenomeno alla guida della CBF dopo le elezioni di marzo e con l’appoggio dell’ex presidente del Corinthians Andrés Sanchez, mentre il tecnico catalano si accomoderebbe sulla panchina del Brasile una volta calato il sipario sul Mondiale in Canada, Messico e Stati Uniti.

Tutto è già delineato: così l’allenatore avrebbe il tempo per lavorare con calma in vista della Coppa America del 2028 e soprattutto della rassegna iridata del 2030 che si svolgerà addirittura in sei Paesi (Marocco, Spagna e Portogallo, più tre partite in Uruguay, Argentina e Paraguay)

Fattore Pere: cosa c’entra il fratello di Pep Guardiola

Pur conoscendosi per aver condiviso un’annata a Barcellona, la possibile trattativa tra Ronaldo e Pep Guardiola potrebbe decollare grazie alla mediazione di Pere, fratello dell’allenatore del City e presidente del Girona.

Pere e il brasiliano si conoscono dal 1997 per ragioni di sponsor e, chissà, che questa amicizia non risulti decisiva nel tradurre in realtà il piano fenomenale architettato dal due volte Pallone d’Oro.

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