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Schumacher: quel sorriso per i bambini, una strada col suo nome

Nella sua vita pubblica il grande Schumi ha fatto del bene, ancora oggi la gente che ha aiutato si ricorda di lui. Sarà così anche a Sarajevo

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Un campione lo si è dentro e fuori dalle competizioni. Di sicuro questa caratteristica non mancava a Micheal Schumacher. Tanti i gesti di solidarietà e beneficenza compiuto dal campione tedesco di Formula 1 che ancora oggi a tanti anni di distanza la gente a cui ha fatto del bene lo ricorda in modo speciale nonostante, o forse a maggior ragione, la sua uscita di scena dalla vita pubblica causa quel maledetto incidente sulle nevi di Meribel. Tra i tanti a volerlo omaggiare la città di Sarajevo sta pensando ad una serie di iniziative per ricordare la visita del 1996 in piena crisi dei Balcani.

Schumacher: nel ’96 a Sarajevo con Babbo Natale

Basta cercare bene, con le chiavi di ricerca Schumacher e Sarajevo, per scovare in rete alcune foto che raccontano della visita nella cittadine dell’ex Jugoslavia, di Michael, allora fresco dei due titoli Mondiali conquistati in Benetton e pronto all’avventura in Ferrari dove di campionati ne avrebbe vinti ben 5. Un giovane Schumi fece visita alla capitale della Bosnia per stare vicino a coloro che avevano sofferto le conseguenze della guerra nella ex-Jugoslavia.

La visita di Schumacher a Sarajevo faceva parte del progetto dell’UNESCO di raccolta fondi per un ospedale specializzato per i bambini vittime di bombardamenti e mine. Il pilota tedesco ha poi affermato di vedere “molta speranza nelle persone che volevano tornare alla vita normale”.

Schumacher, insieme a un Babbo Natale del posto, visitò quell’ospedale e in particolare si trattenne con un suo piccolo fan, Damir Vatreš, allora appena di nove anni, che aveva perso un occhio e un avambraccio in un’esplosione di una mina. “Se i bambini di Sarajevo sono colpevoli solo perché sono bambini allora anche io sono un bambino di Sarajevo” disse un commosso Schumacher.

Sarajevo non dimentica: una strada per Schumacher

Nel 2014, pochi mesi dopo l’incidente di Meribel che pose fine alla vita pubblica di Schumacher, mettendone a rischio la vita con gravi danni neuro-locomotori, Sarajevo dette la cittadinanza onoraria al Kaiser che anche in altre occasioni, nel ’97 e anni dopo non fece mancare la sua vicinanza al popolo martoriato dalla guerra, con aiuti economici e spedendo nel ’99 un veicolo attrezzato per il trasporto dei bambini rimasti disabili a seguito delle esplosioni delle mine.

Oggi, ancora, a oltre venti anni di distanza il ricordo di Schumacher è ancora vivo in questa gente. E’ partito l’iter che intende intitolare una strada che porta dall’aeroporto di Sarajevo a Mojmilo a Novi Grad, al grande campione della Ferrari. Questa strada sarà particolare perchè i suoi marciapiedi saranno pitturati di bianco e di rosso dai bambini del posto, come se fossero cordoli di una pista di Formula 1. “Vogliamo far sapere che nessuno qui si è dimenticato di Schumacher – ha detto uno del comitato promotore nelle parole riportate da FormulaOnePassion – perchè lui ora sta soffrendo e quando noi soffrivamo lui ci è stato vicino”.

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