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Sci alpino gigante femminile a Tremblant, finalmente Brignone! Vince davanti a Vlhova e Shiffrin

Fantastica prova della carabiniere valdostana che domina la prima manche e nella seconda amministra il vantaggio, cogliendo la 22esima vittoria in carriera

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Si scrive Canada, si legge Italia. Con annesso graffio della tigre, perché Federica Brignone non aspettava altro che uno slalom gigante per fare pace con se stessa. A 5 settimane di distanza dal secondo posto nella gara d’apertura di Soelden, la fuoriclasse valdostana s’è presa una bella rivincita, mettendosi dietro Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin nella prova disputata a Mont-Tremblant. Ha fatto cioè quello che non era riuscita a fare sul ghiacciaio del Rettenbach, mantenendo la prima posizione occupata al termine della prima manche anche nella seconda, con un paio di brividi ma con la consapevolezza di aver spinto come un’ossessa fin sulla linea del traguardo.

Super Fede perfetta in entrambe le manche

Quella conquistata nella tappa canadese è la vittoria numero 22 in carriera, la nona tra le porte del gigante, dove non vinceva dalla tappa conclusiva della stagione 2022 a Meribel. Ma è una vittoria che vale tantissimo, sia per come è maturata, sia per la qualità della sciata proposta.

Federica ha dominato la prima run rifilando distacchi importanti a tutte le colleghe, con la sola Sara Hector capace di contenere il ritardo sotto il mezzo secondo. Nella seconda manche Fede è partita fortissimo, incrementando il proprio vantaggio sulla Vlhova e poi riuscendo ad amministrare nella parte conclusiva, quella a lei meno congeniale, nella quale ha limitato ottimamente i danni mantenendo 21 centesimi di vantaggio sulla slovacca.

Shiffrin ha chiuso indietro di altri 8 centesimi, dimostrando però di essere ormai tornata a competere a pieno regime anche in gigante dopo aver ribadito la propria egemonia in slalom. Soltanto quinta Lara Gut-Behrami, che ha faticato a trovare il giusto feeling nella seconda manche dopo aver chiuso al terzo posto nella prima.

Tre italiane in top ten: Goggia subito dietro a Bassino

Brignone ha illuminato la scena, ma per l’Italia il primo gigante sulle nevi canadesi (domani si replica, stessi orari e stessi canali tv collegati: 17,00 via alla prima manche su RaiSport HD ed Eurosport) ha raccontato anche della prova sicuramente incoraggiante di Sofia Goggia, che ha chiuso al settimo posto a 1”62 dalla compagna di squadra, guadagnando due posizioni rispetto alla discesa mattutina.

Anche Marta Bassino ha fatto un piccolo passo avanti chiudendo al sesto posto, distanziata di un secondo in una gara che, al netto di un tracciato piuttosto lungo (1’08” la durata della seconda manche, un tempo abbastanza rilevante in campo femminile), ha visto le principali protagoniste del circo bianco chiudere con distacchi molto contenuti.

Roberta Melesi, 14esima al termine della prima run, ha chiuso al 18esimo posto a poco più di due secondi dalla Brignone. Sfortunata Elisa Platino, che è uscita nella seconda manche non riuscendo a sfruttare il pettorale di partenza numero 1, avendo chiuso la prima al 30esimo posto. Non si sono qualificate Asja Zenere, Laura Pirovano e Beatrice Sola.

Classifiche: Gut-Behrami avanti nella coppetta di gigante

Nella classifica di specialità, dopo tre prove di gigante comanda sempre la Gut-Behrami (che ha vinto all’esordio a Soelden) con 245, seguita da Brignone a 220 e da Vhlova a 166, appena 6 punti sopra Shiffrin. Nella top ten ci sono anche Marta Bassino (ottava con 85 punti) e Sofia Goggia, nona con 80 punti, sempre più a suo agio anche tra le porte strette, aspettando che possa decollare la stagione della velocità. Nella classifica generale comanda sempre Shiffrin con 410 punti, con Vlhova che insegue a 346.

Uomini, la solita storia: quarta libera rinviata (su 4!)

Per gli uomini jet la Coppa del Mondo 2023-24 rimane stregata: dopo le due cancellazioni di Zermatt-Cervinia, anche a Beaver Creek le cose non hanno preso una bella piega, con altre due prove cancellate. Dopo quella di venerdì, anche al sabato non si è corso nella località statunitense, stavolta per via delle condizioni atmosferiche proibitive con forti raffiche di vento che hanno impedito agli atleti di gareggiare sulla Birds of Prey, dove domani è in programma il primo SuperG della stagione.

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