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Sci alpino, Goggia a ruota libera: la rivalità con la Vonn e l’argento di Pechino e il caso Hermoso

Sofia Goggia si è raccontata in una lunga intervista a Marca in cui ha parlato della sua carriera tra passato e presente, delle sue aspirazioni nella vita e della sua grande rivalità con Lindsey Vonn

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Sofia Goggia a ruota libera. La sciatrice azzurra reduce da un ottimo avvio di stagione si è raccontata in una lunga intervista a Marca in cui ha affrontato tanti argomenti che vanno anche oltre l’ambito puramente sportivo. Un’intervista in cui la sciatrice azzurra parla della sua passione per i libri e dello spirito con cui affronta le competizioni.

2024 senza Mondiali e Olimpiadi

Il 2024 sarà un anno particolare per il mondo dello sci alpino visto che in questa stagione non sono in programma né i Mondiali né le Olimpiadi. Ma guai a dirlo a Sofia: “Divento matta quando la gente pensa che sia un anno più rilassato. Ogni giorno della stagione è importante e vale altrettanto. Puoi provare cose diversa ma devi sempre dare il massimo”.

Goggia e i sogni da bambina

Sofia Goggia ha condiviso con Marca anche una scheda degli obiettivi realizzata quando aveva solo nove anni: “Ci hanno chiesto di scrivere cosa avremmo voluto realizzare da grandi. E io ho scritto che sarei diventata una campionessa olimpica di discesa libera. Di quella bambina mi sono rimasti i sogni, l’ambizione e la fame di arrivare dove voglio, perché anche adesso non ho mai la sensazione di essere riuscita a fare tutto quello che volevo”.

L’argento ai Giochi di Pechino

Una delle più grandi imprese nel mondo dello sport rimarrà sempre l’argento conquistato da Sofia Goggia ai Giochi Olimpici di Pechino tre settimane dopo la rottura parziale del crociato: “Ogni volta che vedo quella discesa mi sembra sempre più incredibile. Sono scesa con una gamba sola. Mi rivedo e non riesco a capire da dove ho preso le forze. Ma la testa è capace di ottenere cose che sembrano impossibili per il corpo. Già l’idea di andare a Pechino era folle per molti, tanti credevano fossi lì per fare presenza, io ero lì per competere”.

E per la stessa Sofia Goggia quell’argento ha un valore più alto dell’oro di Pyeonchang del 2018: “E’ ovvio che sia così, il colore della medaglia è quello che è ma il percorso che ho dovuto affrontarla per conquistarla, quello che ho passato e sofferto, è qualcosa che mi rimane sempre dentro.

Il caso Hermoso

Sofia Goggia viene sollecitata anche sul caso Hermoso, la giocatrice spagnola baciata contro la sua volontà dal presidente della Federcalcio Rubiales: “E’ stata una cosa molto aggressiva. Siamo in un’epoca in cui le donne stanno combattendo per ottenere i loro diritti. Si combatte per questo ma ci dobbiamo ricordare che abbiamo anche dei doveri, e non parla solo delle donne ma di tutta la società. Dobbiamo richiedere cose concrete, non reclamare solo diritti. Io mi sento una donna molto indipendente che ha creato qualcosa per se stessa. Ma io appartengo all’unico sistema meritocratico che c’è in Italia: lo sport”.

La rivalità con Lindsey Vonn

Sofia Goggia rivela anche la sua rivalità con Lindsey Vonn: “Lei era il mio idolo e il mio oro olimpico è stata una cosa folle. L’oro ha un valore enorme ma aver battuto lei era qualcosa di ancora più importante. E’ un po’ come nelle tragedie greche, quelle di Ettore e Achille. Erano eroi ma lottavano uno contro l’altro, erano i migliori. Era lei la mia grande avversaria. Ora non c’è una rivalità come quella che avevo con lei, la mia battaglia è con me stessa. La Shiffrin? Un robot, una macchina da guerra”.

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