Sventola bandiera austriaca nel primo SuperG della stagione: sulla Saslong a imporsi è il veterano Vincent Kriechmayr, che dopo la delusione patita nella libera del giovedì ha decisamente cambiato registro, spuntandola per un paio di miseri centesimi sull’altro austriaco Daniel Hemetsberger, che aveva relegato a un solo centesimo di distanza quel Marco Odermatt che per un’inerzia s’è dovuto accontentare di un altro piazzamento sul podio, rimandando l’appuntamento con la prima vittoria stagionale nelle gare veloci. Il tutto nella giornata in cui ha steccato paurosamente Aleksander Aamodt Kilde, vincitore lo scorso anno, addirittura finito fuori dalla zona punti.
- Questione di centesimi: in 15 in appena mezzo secondo
- Italiani, brillano Casse e Bosca. Male Paris e Innerhofer
- Domani di nuovo la libera: Kilde vuole la rivincita
Questione di centesimi: in 15 in appena mezzo secondo
Non è stata una gara pazza come quella di giovedì, ma c’è andata comunque abbastanza vicino quanto a pathos e sorprese. Kriechmayr, 32 anni compiuti a inizio ottobre, ha colto in Val Gardena la 17esima vittoria in carriera, l’ottava in supergigante dopo le 9 ottenute in libera, dove domani si presenterà forte del successo ottenuto un anno fa (era proprio il 15 dicembre) sulla Saslong e con la voglia di riscattare l’opaca prova nella gara che ha aperto il week-end lungo sulle Dolomiti.
Hemetsberger ha cullato per qualche minuto il proposito di conquistare la prima vittoria in Coppa del Mondo: il 32enne di Vocklabruck ha centrato il quarto podio in carriera, ma il primo gradino è rimasto ancora una volta stregato. Odermatt, semplicemente, ha dovuto fare i conti una volta di più con quei piccoli dettagli che in gara tanto tirata (i primi 15 sono tutti dentro il mezzo secondo di distacco: i primi 5 in 15 centesimi) si sono rivelati determinanti per impedirgli di conquistare la vittoria. Ci riproverà domani nella discesa che pure, a differenza di quella di giovedì, partirà dal Ciampinoi, e dunque avrà una lunghezza superiore rispetto a quanto visto in questi primi due giorni.
Italiani, brillano Casse e Bosca. Male Paris e Innerhofer
Gli italiani hanno battuto un colpo grazi al settimo posto di Mattia Casse e al nono di Guglielmo Bosca. Casse ha confermato il feeling con la pista di Selva riuscendo a offrire una prestazione compatta e veloce un po’ in tutti i settori, chiudendo a meno di tre decimi dalla testa. Bosca, sceso col pettorale numero 30, ha sorpreso soprattutto nel secondo tratto dove ha fatto registrare il miglior crono complessivo, cedendo qualcosa tra le Gobbe del Cammello e il Ciaslat prima di inserirsi nel canalone finale. Resta la soddisfazione di aver centrato la prima top 10 in carriera, e proprio su una pista che banale non è.
Per il resto, poca gloria tra i nomi più attesi: Dominik Paris, sceso col pettorale numero 2, ha pagato la mancanza di riferimenti e una pista piuttosto lenta, tanto da finire lontanissimo dalla zona punti (seppur a meno di due secondi da Kriechmayr). Innerhofer ha spinto bene nella prima parte, poi s’è scomposto sui salti e ha perso un secondo nell’ultimo settore, mentre Florian Schieder ha sciato in modo più lineare, tagliando però il traguardo con un ritardo di un secondo ma fuori dai primi 30.
Domani di nuovo la libera: Kilde vuole la rivincita
Come già successo giovedì, i tempi sono andati progredendo col passare dei minuti, favorendo paradossalmente chi aveva dei numeri alti di partenza. Da segnalar una caduta che ha costretto la direzione gara a fermare le partenze occorsa all’austriaco Andrea Ploier, che è stato trasportato in ospedale per accertamenti dopo aver inforcato sulle Gobbe del Cammello. Domani, nella libera che chiuderà il trittico sulla Saslong, l’auspicio è che dagli italiani possa arrivare un exploit, mentre la lotta per la vittoria finale sarà probabilmente affare tra Odermatt, Kilde, Bennett (oggi assente) e Crawford.