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Sci, Vonn non è tornata per fare una vacanza...Goggia e Brignone, attente: c'è anche Huetter per la Coppa

St. Moritz ha accolto il ritorno "da regina" della stella delle nevi: Vonn ha chiuso 14ma, ma ha fatto capire di essere ancora competitiva. Le italiane sorridono a denti stretti.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

E adesso chi lo spiega agli scettici che quella ragazza che è scesa col pettorale 31 ha “soltanto” 40 anni? Lindsey Vonn li aspettava tutti al varco: in tanti le avevano consigliato di starsene buona a casa, lei però non ha voluto ascoltare nessuno e 2.132 giorni dopo l’ultima gara in carriera s’è ripresentata al cancelletto, dimostrando di essere ancora un’atleta. E che atleta: 14esima al traguardo a 1”18 da Cornelia Huetter, con un paio di intermedi notevoli (il secondo e il quarto) e altri due nei quali ha accumulato in pratica oltre un secondo di ritardo. Ma lei, Lindsey, al traguardo era felice come una bambina.

Goggia a denti stretti: “Tre podi in tre gare non male, però…”

Non altrettanto felice Sofia Goggia, che pure col terzo posto conquistato sulla Corviglia ha completato la “tripletta” che l’ha vista tornare a Beaver Creek prima con un secondo posto in discesa, poi con una vittoria in supergigante. Insomma, le mancava solo il terzo gradino del podio, e alla terza gara dopo l’infortunio è puntualmente arrivato. “Chiaro però che avrei voluto qualcosa di più, il commento a caldo della bergamasca.

“St. Moritz ha questa caratteristica di essere una pista “tricky”, poiché presenta tante onde, dossi e diversi punti ciechi. È una pista difficile da interpretare, però oggi non credo di averla assecondata come avrei voluto e dovuto fare. Non ho sciato bene, ero un po’ più tesa rispetto al solito, sicuramente di più rispetto alle gare americane.

Non ho avuto molto tempo per trovare il giusto grip su una neve apparentemente facile, ma sempre aggressiva. Tre podi nelle prime tre gare dopo il rientro, però, non sono malaccio. Insomma, poteva andare peggio, ma non tutte le ciambelle riescono col buco”.

Brignone non è contenta, Curtoni e Pirovano sorridono

In casa azzurra, nel quartetto che ha monopolizzato le posizioni dalla terza alla sesta casella, ha trovato posto anche Federica Brignone, quinta assoluta a un decimo secco da Goggia e 43 centesimi da Huetter. “Non è stata certo una gara perfetta da parte mia. So di essere partita con il giusto atteggiamento, ma non ho attaccato come avrei dovuto fare. Non ho trovato il feeling con le porte, restavo sempre distante dallo spigolo. La verità è che in questo momento non riesco a fare quello che la testa mi chiede di fare. Ho commesso errori più di fiducia che di tecnica, forse perché mi manca un po’ di decisione nel fare le cose giuste al momento giusto”.

Elena Curtoni, che l’ha preceduta di un centesimo al traguardo, ha invece tutt’altro umore: “Mi sono divertita, questa era una neve un po’ strana che andava a sgranarsi, e qualche appoggio di tanto in tanto l’ho perso e non mi sono più fidata come in cima. Il podio me lo sono giocato lì, ma va bene lo stesso perché so che sto facendo un percorso importante, e devo solo stare lì e pensare a migliorare giorno dopo giorno. Per tornare al massimo serve solo un po’ di pazienza e tanto lavoro, ma il trend è positivo e questi risultati aiutano ad avvicinare l’obiettivo. L’infortunio è alle spalle, adesso il passato non conta e penso solo a sciare e a divertirmi”.

A chiudere il quartetto azzurro, una Laura Pirovano finalmente al passo con le compagne: “Chissà però se un giorno riuscirò a farne un altro di passo, quello decisivo per mettere piede sul podio”, si è chiesta l’azzurra. “Rispetto a Beaver Creek ho migliorato sensibilmente, e questo mi fa guardare il bicchiere mezzo pieno. Essere vicina a tante italiane mi rende felice e mi fa capire che c’è margine per crescere ancora”.

Cornelia Huetter si iscrive alla corsa per la sfera di cristallo

In ottica Coppa del Mondo, la seconda vittoria stagionale proietta Cornelia Huetter nel giro delle candidate autorevoli al successo finale. Le italiane hanno sciupato una buona opportunità per mettersi in rampa di lancio: alla fine la migliore in classifica generale è Sofia Goggia, che al netto delle sole tre gare alle quali ha preso parte sulle otto sin qui disputate ha raccolto 240 punti, 57 in meno rispetto a Camille Rast, che rimane in vetta.

Dieci punti sopra la Goggia c’è proprio la Huetter, mentre Lara Gut-Beharmi ha raggiunto Sofia al quarto posto (terza rimane Mikaela Shiffrin con 245, fuori a tempo indeterminato). Federica Brignone, che delle sciatrici di testa è quella più polivalente del gruppo assieme a Gut-Behrami, è sesta con 219 punti, eredità soprattutto dell’uscita di scena nel gigante di Killington. Domani intanto si replica sulla Corviglia: stavolta le italiane non vogliono sbagliare.

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