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Lindsey Vonn alza la voce: "Basta dire che sbaglio a rientrare". A St. Moritz Goggia e Brignone puntano in alto

La 40enne americana, pronta al rientro in CdM, si scaglia contro chi ha criticato il suo ritorno. "In Svizzera son diventati tutti medici?". Goggia e Brignone d'assalto

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Lindsey Vonn è pronta a scendere in pista, stavolta per davvero: i due supergiganti di St. Moritz saranno i primi appuntamenti ufficiali della fuoriclasse statunitense (82 vittorie in Coppa del Mondo) da quasi 6 anni a questa parte, tenuto conto che l’ultima prova affrontata è datata febbraio 2019. E l’attesa per il nuovo debutto della 40enne di Saint Paul si fa sempre più grande: la sensazione è quella di trovarsi di fronte a un evento più unico che raro, tale anche da suggerire un coro di disapprovazione da parte di chi ritiene la cosa assolutamente fuori da ogni logica.

Stufa degli “attacchi”: “Qui sono tutti diventati medici?”

Soprattutto in Svizzera, diversi ex atleti hanno sollevato dubbi e perplessità sul ritorno della “regina” del circo bianco. Che sui propri profili social non le ha mandate a dire a quelli che non vedono di buon occhio la sua decisione di tornare al cancelletto di partenza dopo quasi 6 anni di assenza.

“Sapete, sono piuttosto stanca delle persone che prevedono cose negative sul mio futuro. Adesso basta. Bernard (Russi, ndr), Sonja (Nef, ndr) e ora Pirmin Zurbriggen… c’è una ragione per cui tutti gli ex sciatori svizzeri la pensano così? Sono diventati tutti medici e me lo sono perso? Perché parlano come se ne sapessero più dei migliori medici del mondo”, ha affermato Lindsey.

Che evidentemente non ha voluto sentire ragioni: i piazzamenti intorno alla 20esima posizione nelle quattro prove della FIS Fall Festival di Copper Mountain hanno soddisfatto la Vonn, che ha confermato la volontà di essere della partita nelle due prove sulla Corviglia. Dove mancherà l’altra americana di riferimento del circo bianco, vale a dire Mikaela Shiffrin, costretta a restare fuori a tempo indeterminato dopo i danni riportati nella caduta di Killington.

Goggia e Brignone, la Corviglia è vostra amica

La curiosità per vedere quanto potrà rivelarsi competitiva la 40enne Vonn è tanta, ma è chiaro che a St. Moritz guarda con attenzione anche il pubblico italiano. Perché dopo essere tornata alla grandissima a Beaver Creek, con un secondo posto in discesa e soprattutto la vittoria ottenuta nel primo supergigante della stagione, Sofia Goggia sulle nevi svizzere cerca una pronta conferma.

L’assenza di Shiffrin dalle prossime tappe di Coppa del Mondo ha aperto un orizzonte inatteso, pensando anche alle difficoltà sin qui mostrate da Lara Gut-Behrami: se Sofia dovesse confermarsi anche nelle due prove sulla Corviglia, facendo incetta di punti, ecco che gli scenari di poter competere realmente per la sfera di cristallo generale potrebbero prendere quota.

Pensiero condiviso anche da Federica Brignone, che dopo il successo nel gigante d’apertura a Solden spera di ritrovarsi sulle nevi elvetiche, dove vinse in supergigante nel 2021. Lo scorso anno a imporsi fu proprio Sofia Goggia, bissando peraltro il successo del 2019, lei che St. Moritz ha vinto anche in discesa nel 2022.

Uomini jet sulla Saslong, poi riecco la Gran Risa

In contemporanea alle gare femminili, i maschi saranno protagonisti sulle Dolomiti, dove venerdì scatta il lungo week-end tra Selva Val Gardena e La Villa, in Alta Badia. Prima prova in programma (meteo permettendo) è quella di supergigante, seguita sabato dalla discesa dove l’Italia spera di poter calare carte importanti, con Mattia Casse velocissimo in prova e Dominik Paris (vincitore sulla Saslong lo scorso anno) che ha mostrato segnali di netta ripresa.

Domenica spazio al gigante sulla Gran Risa, con Luca De Aliprandini che vuol proseguire il suo percorso che lo ha visto chiudere sempre in top 10 nelle prime tre gare, mentre lunedì torna lo slalom speciale sempre sulla Gran Risa, con il norvegese Henrik Kristoffersen (leader di Coppa del Mondo) che vuol continuare a battere il ferro finché e caldo e provare a mettere pressione a un Marco Odermatt che sin qui s’è mostrato un po’ più “umano” rispetto alle passate stagioni.

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