La Regina è tornata: Sofia Goggia non vince, letteralmente domina nel primo supergigante della stagione. A St. Moritz non c’è storia: scesa col pettorale numero 7, la fuoriclasse bergamasca ha messo in riga tutte le rivali rifilando loro almeno un secondo, dimostrando di essere entrata presto in condizione e soprattutto di aver saputo interpretare nel miglior modo possibile una gara segnata anche da una visibilità non sempre perfetta.
- Coraggio e sfrontatezza: Sofi più forte della nebbia
- Brignone, che rimpianto: un errore le costa il podio
- Sofia, felice e sorpresa: "Non pensavo a simili distacchi"
- Brignone: "Peccato, ma ho sciato come volevo"
- Supergigante di St. Moritz, la classifica finale:
Coraggio e sfrontatezza: Sofi più forte della nebbia
La Corviglia è una pista speciale per Sofi, che qui ha conquistato il successo anche lo scorso anno quando si ritrovo a gareggiare in discesa con una mano fratturata il giorno precedente. Ancora una volta ha saputo sfruttare appieno la sua sensibilità di piede e il coraggio che la contraddistingue: ha controllato nella parte alta, tanto che molte delle sue rivali le hanno rosicchiato qualche centesimo, poi ha fatto il vuoto nella parte centrale, quella dove la visibilità era un po’ più ridotta e dove il manico (per dirla in termini spicci) fa la differenza. Nel finale c’è stato solo da amministrare e poi lasciarsi andare a un gesto di comprensibile soddisfazione dopo il traguardo, della serie “mamma che ho fatto”.
Si è capito subito che la sua era stata una prova inarrivabile per qualsiasi avversaria: Cornelia Huetter, scesa pochi minuti prima, ha chiuso seconda a 95 centesimi, le altre tutte con un distacco superiore al secondo, con Lara Gut-Behrami che ha chiuso al terzo posto davanti a Mikaela Shiffrin e a una lodevole Federica Brignone.
Brignone, che rimpianto: un errore le costa il podio
Proprio Fede ha sfiorato una favolosa doppietta azzurra: fino a poche porte dall’arrivo era in linea per chiudere al secondo posto, poi un piccolo errore le è costato almeno tre decimi e l’ha fatta scivolare al quinto posto, a 1”21 di ritardo da Sofia. Anche Marta Bassino però ha dimostrato di essere competitiva sulla Corviglia, riuscendo a chiudere al settimo posto al netto di una parte centrale non troppo veloce.
È andata invece male a Elena Curtoni: in vantaggio di 14 centesimi al primo intermedio, l’azzurra è caduta rovinosamente poco prima del secondo intermedio, sorpresa da un dosso che a causa della scarsa visibilità è sfuggito al suo occhio. La caduta è stata spettacolare, con Elena che si è girata e ha battuto violentemente sulla neve, ma per fortuna senza conseguenze, tanto che è tornata al parterre con gli sci ai piedi. Potrebbe però saltare il resto del programma del fine settimana, che prevede due discese (ha accusato un fastidio al ginocchio). Laura Pirovano ha chiuso al 16esimo posto, Roberta Melesi al 29esimo, le sorelle Delago fuori dalle 30.
Sofia, felice e sorpresa: “Non pensavo a simili distacchi”
Dopo la premiazione, Sofia ha ammesso di essere rimasta sorpresa dal risultato che le ha permesso di eguagliare Federica Brignone in vetta alla classifica delle sciatrici italiane più vittoriose di sempre, a quota 23. “Non pensavo di essere andata così forte, in pista ho avuto sensazioni contrastanti. Diciamo che ho dovuto un po’ inventare e adattarmi a una situazione che, a causa delle condizioni meteo un po’ così, non mi consentiva di avere punti di riferimento. Ero sempre molto lunga e fuori linea, però ho fatto correre gli sci nei punti cruciali del percorso e la differenza credo di averla fatta lì”.
Aver brindato con un successo alla prima gara veloce della stagione, peraltro nella disciplina a lei meno congeniale, appare già un bel punto di partenza. “Era ora, non ne potevamo più di rinviare gare. Non penso che il lavoro fatto in gigante negli ultimi tempi sia stato decisivo per consentirmi di ottenere questo risultato, nel senso che credo di aver sciato alla mia maniera, cioè prendendomi i rischi dovuti e non badando troppo alla linea. Però fare gigante mi aiuta ad allargare gli orizzonti, per questo sono felice di come ho cominciato la stagione”.
Non manca un passaggio sulla bella rivalità con Brignone: “Lei è più tecnica, io più velocista. Viviamo la cosa serenamente, e comunque è un bene per lo sci italiano avere più atlete vincenti, quindi speriamo di fare sempre meglio”.
Brignone: “Peccato, ma ho sciato come volevo”
Federica all’arrivo ha ammesso di esserci rimasta un po’ male per aver mancato il podio per soli 19 centesimi. “Peccato, senza quell’errore nel finale credo che nessuno mi avrebbe portato via la seconda posizione. Ho cercato di sciare pulita senza prendermi troppi rischi, perché la visibilità era un po’ ridotta, ma stava venendo fuori una bella gara. La rivalità con Sofia? Non è in cima ai miei pensieri. Io penso solo a migliorare giorno dopo giorno, a cercare di limitare gli errori e a capire dove possono aggiungere qualcosa alle mie prestazioni”.
Supergigante di St. Moritz, la classifica finale:
- 1. Sofia GOGGIA (ITA) in 1’16″63
- 2. Cornelia Huetter (AUT) a 0”95
- 3. Lara Gut-Behrami (SVI) a 1″02
- 4. Mikaela Shiffrin (USA) a 1″08
- 5. Federica BRIGNONE (ITA) a 1″21
- 6. Stephanie Venier (AUT) a 1″58
- 7. Marta BASSINO (ITA) a 1″77
- 8. Corinne Suter (SVI) a 1″91
- 9. Ragnick Mowinckel (Nor) a 2″07
- 10. Miriam Puchner (AUT) a 2″27