Il passaggio di Giuseppe Marotta dalla Juventus all’Inter è tornato a essere argomento di discussione dopo le dichiarazioni del vicepresidente della società bianconera Pavel Nedved.
“Sì, è strano vederlo all’Inter. Lui è un professionista, forse non è mai stato juventino” ha detto sabato. E lunedì il ceco, a margine dei sorteggi di Champions League, non ha smentito, anzi.
“Le mie parole su Marotta? Ci sono due tipi di dirigenti professionistici. Alcuni andrebbero dappertutto, altri non andrebbero a lavorare in altre squadre. La mia non è stata una battuta ma un’affermazione. La Juventus c’è stata prima di lui e ci sarà dopo di lui, come prima di me e dopo di me” ha ribadito l’ex centrocampista, che ovviamente era tutt’altro che contento dell’accoppiamento con l’Atletico Madrid, prossimo avversario dei piemontesi nel torneo continentale.
E Javier Zanetti, ‘retrocesso’ in Europa League con i meneghini, è già al lavoro con l’ex dirigente della ‘Vecchia Signora’ per rendere ancora più competitiva la formazione di Luciano Spalletti, di fronte a una domanda sul tema ha glissato, con parole comunque piuttosto ficcanti: “Non capisco e non mi interessano le parole di Nedved su Marotta”.
Dichiarazioni che hanno preceduto quelle riguardo il rinnovo di Mauro Icardi, tema che sta agitando i tifosi nerazzurri: “E’ tranquillo e sereno, c’è un bel rapporto con lui e la sua agente, stiamo aspettando il momento giusto. Mauro è il nostro capitano, un punto di riferimento per i compagni, e sta facendo molto bene, deve solo continuare così”.
La squadra di Spalletti a Nyon ha pescato il Rapid Vienna, scoglio non proprio insuperabile come ha confessato il vicepresidente interista: “E’ vero, ci è andata bene ma non esistono partite semplici. A febbraio dovremo anche vedere la nostra condizione, l’obiettivo è comunque quello di arrivare fino in fondo a questa prestigiosa competizione. Ci dispiace per aver lasciato la Champions League ma la squadra può essere protagonista in Europa League“.
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