I più istintivi tra i tifosi del Napoli si sono messi le mani nei capelli quando hanno visto le prime due giornate del calendario di serie A, diramate ieri sera. Due trasferte di fila – e si sapeva, perchè il San Paolo non è ancora pronto – e che trasferte. Prima a Firenze e poi subito all’Allianz contro la Juventus del vecchio mentore Sarri. Da far tremare i polsi. O forse no. Perchè i viola finora non hanno praticamente fatto mercato e non hanno la preparazione anticipata di chi deve fare le coppe nè l’entusiasmo delle provinciali o neo-promosse che partono sempre sparate. E perchè la Juve per la seconda giornata potrebbe non aver ancora assorbito il “verbo” sarriano.
L’OPINIONE – Per Mario Sconcerti che si giochi subito alla seconda giornata questo che potrebbe essere lo scontro diretto che vale lo scudetto è un vantaggio per gli azzurri. Per quale motivo? Due le ragioni. Se da un lato il Napoli ha mantenuto la stessa squadra e lo stesso tecnico, l’editorialista del Corriere della Sera sottolinea un altro aspetto e scrive: “Credo che il vantaggio del Napoli sia un altro, non dover pensare alla Juve per tutta la stagione. Dopo otto giorni di campionato sarà quasi soltanto un confronto indiretto, resterà al duello solo un’occasione su 36 altre giornate. Quasi una liberazione”.
L’ANALISI – Sconcerti sottolinea che nel calendario l’andamento è collinare: sulle prime 40 partite solo 7 sono confronti diretti, meno del 20 per cento e che anche quello della Juve è normale: “Nelle prime 5 partite ha due avversari esordienti e due finiti a maggio in fondo alla classifica. Partire bene è meglio che partire male, ma non è il calendario a decidere. Si allarga e si stringe per tutti, è un elastico, non un destino”.